ilNapolista

De Laurentiis, dicembre può diventare un film di Dario Argento per il Napoli

Forse il presidente sta sottovalutando il momento del Napoli. Speriamo che non diventi Il ciuccio dalle piume di cristallo.

De Laurentiis, dicembre può diventare un film di Dario Argento per il Napoli
“Profondo rosso”, il capolavoro di Dario Argento

E se il Napoli si rivelasse un horror?

Dicembre è il mese del cinema, gennaio il mese del calcio. Così parlò Aurelio De Laurentiis facendo, come sempre, scalpore. Ma noi, che abbiamo stima, e riconoscenza, dell’imprenditore che ha salvato il Napoli dalle macerie, non ci uniamo al coro e preferiamo metterlo in guardia segnalandogli un pericolo. E se il film, dopo le luci e il buon sapore del “panettone” della premiata ditta, fosse una pellicola dell’orrore firmata da Dario Argento? Adl lo conosce molto bene, ma non ci ha mai detto se lo apprezza e in quale misura. Noi riteniamo di sì e per questo segnaliamo iil pericolo.

Il ciuccio dalle piume di cristallo

Le locandine ancora non ci sono, perché il montaggio del film non è stato ancora completato. Ma i pubblicitari hanno già pronto il titolo, di grande effetto: Profondo azzurro! Se poi il genere non dovesse piacere, la filmografia del nostro Alfred Hitchcock è quanto mai ampia e fornisce soluzioni per tutte le esigenze. Proviamo a segnalarne qualcuna: Il Ciuccio a nove code (invece del gatto), il Ciuccio dalle piume di cristallo che tra tutti potrebbe essere il più adatto per l’incalzare della colonna sonora caratterizzata da silenzi allucinanti e assordanti come quelli che si scambiano da ormai troppi mesi e in modo sempre più stucchevoli i due protagonisti con sede legale a Castel Volturno, ma, a quanto pare, senza fissa dimora.

I regali del Napoli agli avversari

L’idea del paragone con la filmografia di Dario Argento ci è venuta di getto facendo mente locale sul calendario degli impegni del Napoli, soprattutto dei prossimi due. Domani con l’Inter rigenerata dalla dabbenaggine degli avversari. E in questa categoria il Napoli di quest’anno ha dimostrato di non temere rivali visti i regali che ha ugualmente distribuito (ultimo quello fatto al Sassuolo avvilito e mortificato da quattro sconfitte consecutive). E martedì con il Benfica contro una nobile decaduta che potrebbe avere voglia di vivere un’altra serata da prima donna. Magari approfittando della compiacenza del pretendente disposto, per un vezzo ormai consolidato, non a ghermirla ma a concederle il passo. Fuori di metafora, una sconfitta casalinga con i nerazzurri e l’eliminazione della Coppa potrebbero chiudere in anticipo e in piena tragedia la stagione (ri)aprendo scenari che francamente ritenevamo di esserci definitivamente lasciati alle spalle.

La nuova trilogia degli animali

Non deve accadere, quindi, ma, a scanso di equivoci, c’è pronto un altro titolo della diluviante filmografia del grande Dario, la Trilogia degli animali con adattamenti napoletani. I protagonisti sono ben scanditi: il gatto è Maurizio Sarri sornione ma capace di adirarsi e di sbuffarti in faccia come fa il nostro felino domestico quando viene infastidito. La volpe, manco a dirlo, è il nostro patron che ne sa una più del diavolo ma non sempre riesce a fissare un limite alla sua intraprendenza che così diventa un disvalore. E l’asino, senza alcuna offesa, è il povero tifoso. Sempre disposto a concedere l’ennesima prova di appello, ma che vede la classifica sempre più corta e amara.

Rog come Suspiria

Perché i pretendenti alla Champions aumentano di domenica in domenica e sembrano tutti più forti e più convinti del Napoli. Atalanta compresa, una bottega che ci piace molto dalla quale, però, non sempre prendiamo il meglio, come è successo con Grassi. Che ha vissuto una esperienza molto simile a quella di Rog per il quale è pronto l’ultimo titolo che prendiamo in prestito da Dario Argento: Suspiria.

Perdonate la licenza

E qui mettiamo punto. Perdonate la licenza, ma la misura è colma e l’esigenza di riportare chiarezza all’interno della società è diventata prioritaria al punto da richiedere il ricorso a soluzioni fuori target. Tra moglie e marito, si sa, è rigorosamente vietato mettere un dito, ma tra presidente e allenatore è lecito mettere un freno prima che il vaso, così ben modellato, vada in cocci. Visto che è finito proprio sul bordo che separa la classifica buona da quella cattiva. Non è da Napoli primadonna del ranking europeo.

ilnapolista © riproduzione riservata