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Sepe è il terzo miglior portiere della serie A e il decimo in Europa. In estate potrebbe tornare al Napoli

Sepe è il terzo miglior portiere della serie A e il decimo in Europa. In estate potrebbe tornare al Napoli

È di oggi l’ufficializzazione del rinnovo di contratto per Luigi Sepe, portiere napoletano attualmente in prestito ad Empoli. Insieme a Lorenzo Insigne e Armando Izzo (al Genoa), è uno dei tre calciatori formati nel settore giovanile del Napoli che attualmente giocano in Serie A. Il suo contratto scadrà 2019 ed è probabilmente il primo passo verso il suo ritorno in maglia azzurra la prossima estate. Avevamo già parlato di lui qualche mese fa ricordando come avesse esordito nella massima serie con i partenopei in una infausta trasferta a Firenze di qualche anno fa.

Il rinnovo di contratto apre ovviamente nuovi scenari per la porta azzurra considerando anche che la coppia Rafael-Andujar (soprattutto Rafael che ha giocato molto di più) ha complessivamente avuto finora un rendimento inferiore a quanto si potesse attendere. È forse prematuro pensare di affidare la futura titolarità della porta azzurra al giovane di Torre del Greco? Può darsi, ma si possono ugualmente fare alcune considerazioni a riguardo.

Detto che la crescita di un giovane portiere è un processo complesso e delicato, non si può fare a meno di notare come Sepe abbia compiuto progressi costanti una stagione dopo l’altra. Lasciato nel 2011 il Napoli per approdare in prestito a Pisa, ha disputato appena 6 partite nel finale della sua prima stagione da “pro”; il titolare dei toscani era l’esperto Maurizio Puglisi (una lunga carriera in Serie C alle spalle ed oggi terzo portiere proprio dell’Empoli). Non deve essere stato facile per un giovane vivere un’annata giocando così poco, ma la stagione seguente Sepe ha disputato 35 partite tra Coppa Italia, Lega Pro e Playoff. Luigi ha sfruttato al meglio la prima stagione all’Arena Garibaldi per lavorare duramente, il campionato si concluse con la promozione mancata sul campo per un soffio nella doppia finale persa contro il Latina.

L’appuntamento con la Serie B era solo rimandato, perché la stagione seguente il prestito al Lanciano ha offerto al portiere la chance di misurarsi in un campionato di livello superiore. Disputa complessivamente 40 partite tra campionato e Coppa Italia, alternando buone prestazioni ad altre non troppo convincenti in una squadra piuttosto discontinua. Tuttavia il bilancio personale si può definire positivo.

L’estate 2014 ha infine riportato Sepe in Serie A, proprio in Toscana ma non a Firenze. Bensì a Empoli. Arrivato senza clamori in un gruppo partito con l’obiettivo di conseguire la salvezza a fronte di una spesa complessiva tra cartellini e ingaggi molto bassa, ha conquistato la fiducia del tecnico Sarri e dei compagni mostrando personalità e sicurezza. Mirko Valdifiori, uno dei giocatori più rappresentativi dell’Empoli, intervistato proprio sul portiere ha detto: “Lo ammetto: a Lanciano non mi aveva fatto una grande impressione. Qui ha mostrato personalità, è sfacciato nelle uscite, bravo con i piedi. Ha un grande futuro.”

Si può dire onestamente che il suo rendimento in questa stagione è stato sempre ben sopra la sufficienza, nonostante giocare in una squadra che lotta per non retrocedere non sia semplice: ogni errore può risultare decisivo ai fini del raggiungimento dell’obiettivo stagionale. In Serie A non sono molti i portieri giovani titolari, oltre a Sepe troviamo Neto (’89), Rafael (’90), Sportiello e Perin (’92), Leali (’93), Cragno (’94) fino a gennaio. Solo poche apparizioni invece per Berisha (’89) e Skorupski (’91).

Tra quelli citati l’unico ad aver avuto un rendimento costantemente medio-alto è stato Neto che però è anche quello più “anziano”. Per gli altri invece non sono mancati gli alti e i bassi, a conferma che per un giovane portiere, anche se talentuoso, è difficile riuscire ad esprimersi subito al meglio in Serie A. Anche Perin e Leali, due tra i giovani italiani più sponsorizzati, hanno commesso più di un errore nel loro campionato.

Tornando alla domanda iniziale, potrebbe essere Sepe davvero uno dei portieri del Napoli? La risposta ci porta a una duplice valutazione rispetto a un panorama tecnico più ampio e rispetto ai portieri attualmente in rosa. Guardando i dati del portale statistico Squawka.com scopriamo che per rendimento Sepe è nella Top10 dei portieri dei 5 maggiori campionati europei (Serie A, Bundesliga, Premier, Ligue 1 e Liga), occupando proprio il decimo posto. Guardando invece al solo campionato di Serie A il rendimento di Sepe è addirittura da podio, alle spalle di Buffon e De Sanctis e davanti a Neto (Andujar e Rafael sono 21° e 23°). L’altro portale statistico WhoScored.com riporta invece a proposito di Sepe come punti di forza maggiori: la capacità di concentrazione, l’abilità tra i pali e i riflessi nel parare (quest’ultima dote, De Guzman l’ha scoperta suo malgrado pochi mesi fa).

Alla luce delle nuove regole sulle rose che andranno in vigore la prossima stagione, Sepe rappresenta per il Napoli una possibilità importante perché oltre ad offrire un’opzione tecnica solida andrebbe ad arricchire anche la lista dei giovani prodotti dal settore giovanile azzurro aggiungendosi al solo Lorenzo Insigne.

A giugno, anche seguendo le indicazioni dell’allenatore, toccherà definire i tre portieri del Napoli per la prossima stagione. Qualora si decidesse di non dare ulteriore fiducia a Rafael, si potrebbe inserire Sepe in coppia con un portiere più esperto con il quale alternarsi, senza troppe pressioni. Ora questo ruolo di “esperto” potrebbe essere ricoperto dallo stesso Andujar che però nella sua carriera non sempre ha dimostrato la giusta continuità in un’intera stagione. Potremmo così assistere a una rivoluzione nel reparto, che potrebbe portare a Napoli un portiere di grande esperienza internazionale, magari senza la pretesa di essere inamovibile e col giusto carisma per accompagnare Sepe nella sua eventuale definitiva consacrazione in maglia azzurra. Chi potrebbe essere? Guardando al mercato è facile notare come quest’estate probabilmente due importanti portieri cambieranno casacca per trovare più spazio: uno è Cech e l’altro sarebbe proprio Pepe Reina, entrambi trentatreenni.
Andrea Iovene

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