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Il Napoli ha avuto più cuore, più gioco, più voglia di impresa

Il Napoli ha avuto più cuore, più gioco, più voglia di impresa

Risollevandosi da una topica collettiva della difesa che dava alla Juventus un vantaggio immediato, pareggiando due volte con Higuain i gol di Tevez, in un duello tutto argentino, alla fine il Napoli strappa la Supercoppa alla Juventus sui rigori, protagonista Rafael che para il penalty finale di Padoin (ne aveva parato un altro a Chiellini).

Il portiere più discusso della storia del Napoli, che proprio sui rigori sfodera a Doha un coraggio imprevisto, danzando spavaldo sulla linea di porta per confondere i tiratori juventini, è il piccolo eroe della serata straniante in Qatar, piccolo stadio, diecimila spettatori, 400 tifosi bianconeri, un centinaio di Napoli.

Alla partita, che ha tardato a decollare fra due squadre timorose di andare in calo di energie, è mancato il tifo delle grandi occasioni in cambio dell’ingaggio di tre milioni di euro offerto dal Qatar ai due club.

In una serata in cui il Napoli ha avuto più cuore, più gioco, più voglia di impresa, la Juventus è apparsa stanca e svogliata con molti protagonisti sotto tono, Pogba su tutti, ma anche Pirlo, Marchisio, Evra, Llorente, tutti però pressati da un Napoli coraggioso. Così che, alla fine, è stata la generosissima prova degli azzurri a ridurne la pericolosità.

Benitez vince la decima coppa della sua carriera, la seconda col Napoli. Higuain, che non segnava da un mese, è esploso in Qatar con una doppietta risfoderando il suo irresistibile fiuto del gol. Hamsik è stato il primo trascinatore della serata, più vicino alla porta, scattante, padrone del dribbling. Sono mancati Callejon (duro lavoro in copertura) e Mertens quando è entrato in scena (79’ per Hamsik).

Benitez ha proposto una diga di lottatori a centrocampo. Gargano e David Lopez hanno finito col dominare in zona contro una Juve a lungo rinunciataria che speculava sul vantaggio iniziale cercando di controllare la gara. Dall’inizio De Guzman anziché Mertens ed è stato preziosissimo il lavoro dell’olandese (cross sul primo gol). Hamsik giocava quasi in coppia con Higuain con De Guzman più impegnato a recuperare e a impostare l’azione. La partita, dopo un quarto d’ora, vedeva un Napoli superiore perché le incursioni di Maggio e Ghoulam sulle fasce erano più incisive di quelle di Lichtsteiner ed Evra. Ed era incessante il lavoro dei due centrocampisti.

Il Napoli andava sotto con una topica colossale e collettiva della difesa. Sul rischioso tocco di testa all’indietro di David Lopez, si scontravano Koulibaly e Albiol nella marcatura di Tevez che aveva così via libera per il gol (4’).

La Juve non cercava il raddoppio, sicura forse di avere già la partita in pugno, ma doveva assistere alla risalita del Napoli, per nulla schiacciato dal balordo svantaggio.

Dal quarto d’ora del primo tempo sino a un’ora di gioco, il Napoli era superiore alla Juventus troppo compassata. La squadra bianconera lasciava il pallino del gioco agli azzurri tenendosi dietro la linea della palla e affollandosi in area.

Un sinistro di Hamsik deviato da Chiellini mandava il pallone contro il palo (15’). Era un Napoli più vivace e più convinto che si rimetteva in partita, solo tardando ad andare a segno. Rafael parava due conclusioni di Tevez (22’ e 23’). Higuain costringeva Buffon ad una grande parata (42’), Callejon batteva fuori una comoda palla-gol (53’), ancora Higuain con un pallonetto colpiva il palo (59’) e, dopo due pali, arrivava il pareggio strameritato. Fuga e cross di De Guzman, colpo di testa vincente del Pipita (68’).

Alla Juve sfuggivano un paio di occasioni  invitanti (86’ Vidal, 89’ Tevez) e il match si allungava ai supplementari con Inler al posto di David Lopez. La Juve aveva rinunciato inspiegabilmente a Pirlo (66’ Pereyra) e sostituito Lichtsteiner (79’ Padoin) perdendo due punti di forza.

Quando il Napoli è andato sotto per la seconda volta, con la Juventus che aveva un inizio furente nella prima frazione supplementare, Koulibaly che sventava sulla linea il quasi-gol di Vidal (100’) e Tevez che riportava avanti la Juve (106’), si è temuto che gli azzurri non avessero più energie per replicare. Dava poco Mertens che aveva sostituito Hamsik al 79’, si appannava De Guzman stremato (106’ entrava Jorginho), ma la squadra ritornava nella metà campo bianconera e, sul cross di Gargano, Higuain infilava con una zampata fra due difensori della Juve allo spirare dei supplementari (118’).

La Juve ci rimaneva di sale. Poco aveva fatto per vincere, ma aveva sperato di farcela senza il solito gioco veloce e aggressivo. Si andava ai calci di rigore. Buffon parava il primo penalty di Jorginho, Tevez colpiva il palo. Poi era tutta una rincorsa della Juve col Napoli sempre avanti fino a che, sul 5-5, Mertens falliva dagli undici metri (parato) e falliva anche Callejon (altra parata di Buffon). Ma poiché Rafael neutralizzava il tiro di Chiellini, il Napoli restava sul 5-5 quando Pereyra batteva fuori il suo penalty. Sul dischetto Koulibaly andava senza incertezze scaraventando in gol il pallone del sesto rigore e, poi, Rafael neutralizzava il rigore di Padoin (6-5 finale sui penalty).

E’ stata una vittoria meritata per il poco che ha dato la Juventus e la maggiore voglia del Napoli che è stato sempre in partita se si esclude il primo quarto d’ora e il primo tempo supplementare.

La Juve aveva vinto le due ultime edizioni della Supercoppa. Il Napoli si è presa una grande rivincita sulla partita di Pechino (2012). Vittoria pulita, sofferta ma pulita, contrariamente al caos della Supercoppa in Cina quando il Napoli si sentì derubato e la Juve alzò il trofeo.
Mimmo Carratelli     

 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David Lopez (91’ Inler); Callejon, Hamsik (79’ Mertens), De Guzman (106’ Jorginho); Higuain.

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (79’ Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (66’ Pereyra), Pogba; Vidal; Tevez, Llorente (106’ Morata).

ARBITRO: Valeri (Roma).

RETI: 4‘ Tevez, 68’ Higuain, 106’ Tevez, 118’ Higuain.

RIGORI: Jorginho parato 0-0; Tevez palo 0-0; Ghoulam 1-0; Vidal 1-1; Albiol 2-1; Pogba 2-2; Inler 3-2; Marchisio 3-3; Higuain 4-3; Morata 4-4; Gargano 5-4; Bonucci 5-5; Mertens parato 5-5; Chiellini parato 5-5; Callejon parato 5-5; Pereyra fuori 5-5; Koulibaly 6-5; Padoin parato 6-5.

 

ALBO D’ORO SUPERCOPPA ITALIANA.

1988 (Milano) Milan-Sampdoria 3-1

1989 (Milano) Inter-Sampdoria 2-0

1990 (Napoli) Napoli-Juventus 5-1

1991 (Genova) Sampdoria-Roma 1-0

1992 (Milano) Milan-Parma 2-1

1993 (Washington) Milan-Torino 1-0

1994 (Milano) Milan-Sampdoria 4-3 ai rigori

1995 (Torino) Juventus-Parma 1-0

1996 (Milano)Fiorentina-Milan 2-1

1997 (Torino) Juventus-Vicenza 3-0

1998 (Torino) Lazio-Juventus 2-1

1999 (Milano) Parma-Milan 2-1

2000 (Roma) Lazio-Inter 4-3

2001 (Roma) Roma-Fiorentina 3-0

2002 (Tripoli) Juventus-Parma 2-1

2003 (Rutheford) Juventus-Milan 5-3 ai rigori

2004 (Milano) Milan-Lazio 3-0

2005 (Torino) Inter-Juventus 1-0 ai supplementari

2006 (Milano) Inter-Roma 4-3 ai supplementari

2007 (Milano) Roma-Inter 1-0

2008 (Milano) Inter-Roma 6-5 ai rigori

2009 (Pechino) Lazio-Inter 2-1

2010 (Milano)nInter-Roma 3-1

2011(Pechino) Milan-Inter 2-1

2012 (Pechino) Juventus-Napoli 4-2 ai supplementari

2013 (Roma) Juventus-Lazio 4-0

2014 (Doha) Napoli-Juventus 8-7 dopo rigori.

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