
“Ti serve uno bravo”, Luca Maurelli presenta a Napoli il suo manuale d’amore per pazienti di strizzacervelli
Appuntamento il 9 giugno alle 18,15 al Suryael Yoga School di via Lomonaco, a Napoli. Ingresso libero, prenotazione necessaria
Appuntamento il 9 giugno alle 18,15 al Suryael Yoga School di via Lomonaco, a Napoli. Ingresso libero, prenotazione necessaria
A La Repubblica: «Ascoltavo i Pink Floyd e guardavo il tramonto sulle dune di sale arrossate. Sembrava un viaggio su Marte».
La regista vincitrice Triet: «Il sistema neoliberista sta mercificando la cultura francese». La ministra: «Senza i soldi del governo il suo film non sarebbe nato»
Il Corsera intervista l'artista-scrittrice: «sei qualcuno solo se dici di essere di sinistra. Si assumono posizioni solo per un riconoscimento sociale»
"Un film confuso, mediocre e metatestuale. Una svogliata e completa perdita di tempo"
L'ex ad di Edizione a La Repubblica: «Ad Autostrade c'erano molti diplomati e pochi tecnici. Ora le ispezioni le fanno, spero che lo Stato controlli».
L'ex ad di Edizione, Gianni Mion, fedelissimo dei Benetton al processo: «Dissero che avrebbero autocertificato la sicurezza. Tenevo al posto di lavoro».
A Il Fatto: «Ho il terrore della chirurgia estetica. A volte incontro le colleghe e mi imbarazzo. Non le riconosco: ‘Ma chi è quella lì?'».
Al CorSera: «Con Corrado e Caterina siamo molto legati. Tra noi parliamo con una specie di lingua segreta, velocissima, a scatti. La capiamo solo noi».
A Chi racconta: «Nell'1985 all'Olimpico avevo la fila di persone per l’autografo sul biglietto. Alla fine ho chiesto a un poliziotto: “Mi dici quanto c...o abbiamo fatto, che non ho visto un minuto di partita?”».
Al CorSera «Avevo bisogno di lavorare e non ero schizzinosa. In Algeria non esisteva la distinzione tra film di serie A e di serie B».
A La Repubblica: «Il corpo è bello, un’opera d’arte. Sono stata educata in una famiglia che ha un rapporto naturale col corpo. Ho sempre visto quello dei miei genitori».
Il compositore e produttore Piero Pintucci a Il Fatto: «Dalla all’inizio era derubricato a coglione. Stava per ore davanti al montacarichi della Rca a riflettere».
Al Messaggero: «Io sono andato via che ero un ragazzino. Cercavo altro, volevo scoprire la vita. Però Napoli ti sorride sempre. Ed è quello che ti fa tornare».
di
- Il percorso della sua esistenza, tra impegno politico, amori e ovviamente la musica. Lunghissimi applausi. Omaggi al Napoli. Smartphone sigillati all'ingressoAl Venerdì di Repubblica: «La mia scrittura serve a tenere compagnia a chi la sceglie. Non compio il mio impegno civile da scrittore ma da cittadino».
Al CorSera: «L’uccello dalle piume di cristallo non lo voleva nessuno, lo produsse mio padre: l’avevo fatto penare non finendo la scuola ma produsse tutti i miei film».
A Sette: «Per me è sempre stato un gioco fare la rockstar. Non puoi pensare di farlo veramente, a meno che tu non abbia problemi mentali».
Quella polemica gli costò un mare di polemiche, non arretrò di un centimetro. Uscì a testa da un'inchiesta sul riciclaggio
Al CorSera: «Essere una piccola star era complicato. I ragazzini possono essere feroci. Venivo vista come quella diversa»