
«Francesco Nuti era curioso: ha scavato troppo a fondo e ha trovato il lato oscuro che non va stuzzicato»
La Stampa intervista il suo grande amico, Giovanni Veronesi. «Ha messo il naso nelle sue paure senza il sostegno di un terapeuta».
La Stampa intervista il suo grande amico, Giovanni Veronesi. «Ha messo il naso nelle sue paure senza il sostegno di un terapeuta».
Repubblica: nell'ultimo cinquantennio non c'è stato un giorno in cui il suo nome non sia stato evocato, in tv, sui giornali, in Parlamento, nei bar, allo stadio
Al Fatto: «si definiva chiatto e mezzo cieco, eravamo in classe insieme. Poi non ci siamo parlati per trent'anni, facemmo pace grazie a James Senese»
di
- Arriva anche in Italia del grande scrittore francese: si legge un capoverso alla volta questo breve testo, perché ti costringe a riflettereAl CorSera: «Il vocione comparve a 14 anni. Quando dissi a mio padre elettricista che volevo cantare rispose: “Mi prenderà in giro tutto il paese”».
Fino al 30 giugno alla Fondazione Morra Greco. L'esposizione prende spunto dalla vittoria sportiva per interpretare il gol come metafora nella vita e nell'arte
A Repubblica racconta degli inizi a Roma: «Se fossi nata con un film erotico sarei stata etichettata per sempre. E mangiavo tramezzini, per dire, avevo anche bisogno».
Al Corsera il cantante salernitano: «Un giorno papà mi ha visto provare le mosse di rap e hip-hop. Sconsolato, ha guardato il quadro implorando la grazia: “Padreppìo aiutalo tu”»
Il padre del Bagaglino a Libero: «Facemmo rifare i denti al sosia di Berlusconi e lui si lamentava e mi diceva: “Ah dottò, così nun posso più né magnà né ride»
Al Fatto: «Ho perseverato, chiedevo che leggessero i progetti, invece tutti zitti. Ho smesso soprattutto per questo, nonostante i successi ottenuti».
Il sindaco Manfredi: «Riunirò la commissione toponomastica per valutare l’intitolazione di piazzale Tecchio a Giorgio Ascarelli»
Appuntamento il 9 giugno alle 18,15 al Suryael Yoga School di via Lomonaco, a Napoli. Ingresso libero, prenotazione necessaria
A La Repubblica: «Ascoltavo i Pink Floyd e guardavo il tramonto sulle dune di sale arrossate. Sembrava un viaggio su Marte».
La regista vincitrice Triet: «Il sistema neoliberista sta mercificando la cultura francese». La ministra: «Senza i soldi del governo il suo film non sarebbe nato»
Il Corsera intervista l'artista-scrittrice: «sei qualcuno solo se dici di essere di sinistra. Si assumono posizioni solo per un riconoscimento sociale»
"Un film confuso, mediocre e metatestuale. Una svogliata e completa perdita di tempo"
L'ex ad di Edizione a La Repubblica: «Ad Autostrade c'erano molti diplomati e pochi tecnici. Ora le ispezioni le fanno, spero che lo Stato controlli».
L'ex ad di Edizione, Gianni Mion, fedelissimo dei Benetton al processo: «Dissero che avrebbero autocertificato la sicurezza. Tenevo al posto di lavoro».
A Il Fatto: «Ho il terrore della chirurgia estetica. A volte incontro le colleghe e mi imbarazzo. Non le riconosco: ‘Ma chi è quella lì?'».
Al CorSera: «Con Corrado e Caterina siamo molto legati. Tra noi parliamo con una specie di lingua segreta, velocissima, a scatti. La capiamo solo noi».