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Elodie: «Mostro il corpo perché sono libera. I social? Sono una fogna»

A La Repubblica: «Il corpo è bello, un’opera d’arte. Sono stata educata in una famiglia che ha un rapporto naturale col corpo. Ho sempre visto quello dei miei genitori».

Elodie: «Mostro il corpo perché sono libera. I social? Sono una fogna»
Sanremo (Im) 09/02/2023 - 73° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: Elodie

La Repubblica intervista Elodie. 33 anni, romana, è arrivata seconda ad Amici nel 2016, ha partecipato al Festival di Sanremo per tre volte e nel 2021 è stata anche co-conduttrice. Ha vinto il David di Donatello per la canzone del film “Ti mangio il cuore”, “Proiettili”. A novembre andrà in tour (il 18 a Napoli al Palapartenope, il 21 a Milano al Forum e il 25 al Palasport a Roma). Appare forte, sexy, sicura di sé, audace. Elodie racconta il rapporto che ha con il suo corpo.

«Il corpo è in primo piano ma non perché sono esibizionista o per dire che sono la meglio, perché sono libera. Insieme alla musica, alla voce, ai look, il corpo è un altro passaggio».

Come ci si sente a essere un oggetto del desiderio? Elodie:

«Non è quello il punto, non mi sento così. Mi piaccio se qualcuno mi piace. Un corpo è un corpo, sto bene con me
stessa e mi piace fare uno show esprimendo tutta me stessa».

Sui social non le lesinano critiche e insulti. Elodie:

«Ma i social sono anche una fogna, non importa. Ho fatto la cubista a 20 anni, mi sentivo giudicata, pensavano fossi una venduta. Il corpo è bello, un’opera d’arte. Mi sento a mio agio, sono stata educata in una famiglia che ha un rapporto naturale, libero, col corpo. Ho sempre visto quello dei miei genitori. Tutti i corpi esprimono qualcosa, anche quelli di Botero: dipende da come li guardi. Io sono ignorante ma l’arte ti arriva, può capirla chiunque. Poi il corpo può diventare un oggetto scabroso e purtroppo esiste il body shaming che va combattuto».

Elodie parla del suo rapporto con il palco:

«Mi sono goduta lo spettacolo, c’era una connessione profonda: è un po’ come quando guardi un film o fai l’amore».

Le chiedono se, nella vita, si percepisce come una che non vince:

«No, nella vita credo di aver vinto. Ho tutto quello che ho desiderato e quello che non ho osato desiderare. Ma non ho mai vinto premi, sono arrivata seconda, quarta, ottava».

Elodie ha spesso detto di essere timida ma anche sfrontata. Come convivono in lei le due diverse anime?

«Una aiuta l’altra. Quando i ragazzi dicono: “Mi tremavano le gambe, i muscoli della faccia, non posso cantare perché muoio” lo capisco bene. Anch’io morivo all’inizio, ma sono riuscita ad ascoltarmi. A 18 anni ero sopraffatta, ho riprovato crescendo e mi sono violentata. Avevo l’urgenza di esprimermi e mi sono fidata dell’altra parte di me».

 

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