
Addio a Suarez, per As la sua cessione all’Inter fu il più grande errore della storia del Barcellona
È morto a 88 anni. In Spagna ricordano la sua cessione: inventarono l'incompatibilità con Kubala, il Barça entrò nella crisi più dura di sempre

È morto a 88 anni. In Spagna ricordano la sua cessione: inventarono l'incompatibilità con Kubala, il Barça entrò nella crisi più dura di sempre

Il camerunense era uno dei due di centrocampo nel 4-2-3-1 del nuovo allenatore del Napoli. In quel Marsiglia giocavano anche Payet, Ocampos e Luiz Gustavo

Era il 13 maggio 1990 e nello stadio Maksimir di Zagabria si manifestava tutto l'odio condiviso tra serbi e croati, prima della fine della Jugoslavia.

José Ufarte ad As: «Era sconcertante. Aveva una velocità insolita. Nessun difensore riusciva mai a fermarlo».

di - Era il 26 settembre 2004, Serie C, la squadra si chiamava Napoli Soccer. In panchina c'era Ventura, il primo gol del nuovo Napoli lo segnò Ignoffo

di - Il portierone polacco eroe di Wembley. Clough gli diede del pagliaccio: «In Polonia ci si allenava poco, il cibo era razionato. Si guadagnava all'estero»

Un articolo de La Stampa del 95: il difficile rapporto tra i due. Il coretto “con Azeglio era meglio” e altre critiche ai metodi dell'Arrigo

di - A Napoli quella Sampdoria venne a prendersi lo scudetto vincendo 4-1. Di quel giorno conservo il suo polsino e i suoi scarpini

Al Corsport: «Mandelli presidente di Federmeccanica. Lui fece fuori Rivera. Mazzola non voleva giocare a destra e Valcareggi non aveva alcuna autorità»

L'uomo simbolo del glorioso Nottingham Forest al Telegraph: «i nuovi allenatori sono tecnocrati ma conta solo trovare un modo per vincere la partita»

di - Piansi per quel gol ingiustamente annullato a Speggiorin nella semifinale di Coppa del Coppe del 77. L'avremmo vinta quella coppa

Sul Guardian l’intervista del 92 ora in un libro: «Il Napoli mi ha amato in modo soffocante. Ferlaino ha rinnegato la promessa. Berlusconi sta uccidendo il calcio»

Alla Gazzetta: «Fare l’attaccante a quell’epoca era molto più difficile rispetto ad adesso. I difensori ti marcavano ed erano duri».

Sul Foglio Sportivo le testimonianze di chi ha conosciuto lo storico presidente del Pisa. Piovanelli: «con lui c’erano tre livelli di ritiri punitivi».

La Gazzetta traccia il profilo dello storico presidente del Pisa. Lo chiamavano il «Signor cinque per cento». All'Hotel Gallia viveva in una cabina telefonica e non aveva rivali

Il libro con Garanzini: «Lo insultati pesantemente, non fece una piega. Dopo il gol dissi: “E se lo sbagliavo? Te lo facevo ripetere, come ho fatto con loro»

Simbolo sia con la Cremonese che con l’Atalanta. 26 anni fa l'ultima sfida: non c'erano Guardiola e Klopp ma entrambe giocavano con tre punte

Il nipote Piervittorio a Il Giornale: «Non fece mai la tessera del Partito Fascista, voleva essere un uomo libero. Inventò il ritiro e il «modulo».

Sul CorSera il ritratto dell'allenatore filosofo, il primo a rompere con le ipocrisie del calcio scommesse: «Nel calcio la cosa più pulita è il pallone. Quando non piove»

L'Arena lo ricorda con le parole di Gianni Agnelli, che lo definì «l'unico portiere che parava senza mani». Aveva 67 anni