
Mi sono accasciata sul divano, più o meno come Diawara
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- Un pomeriggio da infarto, col figlio che abbandona prima del pareggio e poi a godersi tutto il post-partita in televisionedi
- Un pomeriggio da infarto, col figlio che abbandona prima del pareggio e poi a godersi tutto il post-partita in televisioneL'Unione Napoletana Ingegneri Tifosi: un ponte ideale tra il Politecnico di Piazzale Tecchio e lo Stadio San Paolo. Alla sua guida Edoardo Cosenza, presidente dell'Ordine degli Ingegneri
La prima maglietta celebrativa del Napolista. Si festeggia una rovesciata, quella di Cristiano Ronaldo, con la frase di Mario Sconcerti
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- Mio padre non era un tifoso appassionato, i miei cugini volevano convincermi a tifare Juventus o Inter. Maradona e gli anni delle vittorie mi hanno fatto scoprire la fede.di
- Oltre vent'anni da abbonato in Curva A, ho vissuto di tutto: da Canè a Dirceu, il maledetto Napoli-Perugia e quindi Maradonadi
- Il Napoli sarebbe stato promosso in Serie A a fine stagione, ma quella partita fu tutt'altro che indimenticabile. C'erano Bandoni, Ronzon, Emoli, Fanello.di
- I ricordi di una vita, di un amore a distanza: da Tutto il Calcio Minuto per Minuto fino al gol di Renica, nel 1989. Il Napoli vissuto dal capoluogo ligure.di
- Il mio giorno all'improvviso fu l'uno-due Cigarini-Denis. Avevo sei anni. Abbracciai mio padre che provava a farmi appassionare al Napoli.di
- Nel mio paese, Roccasecca, tifavano tutti per la Juve o per la Roma. Poi arrivò Maradona e cambiò tutto per me. Ricordo la “prima” al San Paolo, contro l'Interdi
- Entro allo stadio San Paolo per la prima volta e c'è una punizione per il Napoli: tiro a effetto, allora si diceva così, e vantaggio. Poco dopo sarà 2-0.di
- Per me, quel Napoli era composto da undici eroi: Castellini, Ferrario, Bruscolotti, Marangon, Krol, Guidetti, Nicolini, Vinazzani, Musella, Pellegrini, Damiani.di
- La “prima” fu Napoli-Spal con gol di Sivori, ma quel pomeriggio mi è rimasto impresso con papà al telefono durante il primo tempo per sapere il risultato parzialedi
- Figlio di un padre “malato” del Napoli e di una madre completamente disinteressata. La mia terza parola, dopo mamma e papà, fu Bettoni senza erreAnni Settanta, l'altro bambino entrava con chi non ne aveva. Papà si avvolse nel tricolore il 10 maggio. Stavolta toccherebbe a me farlo
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- Allo stadio già a tre o quattro anni, Juliano che si arrabbiò con lui ma poi arrivò Maradona. Diego vissuto a vent'annidi
- Un'infanzia dorata a Roma, la dura adolescenza e poi la risalita. Il più bel ricordo è Napoli-Fiorentina 2-1 il primo anno di Sarridi
- «Il San Paolo senza copertura era stupendo. Ringrazio sempre il mio babbo, che non ha mai ostacolato la mia passione nonostante fosse avversa alla sua».di
- Due argentini che hanno fatto innamorare Napoli, e oggi il condottiero Maurizio Sarri. Il pubblico azzurro si è sempre nutrito di grandi passioni.di
- Avevo otto anni, per non potevano esserci giocatori più forti di Krol, Dirceu, Dal Fiume. Ricordo la corsa al gol del pareggio annunciato da Enrico Ameridi
- Il ricordo del primo ritiro dell'argentino con il Napoli. In Toscana, a Castel del Piano, a pochi chilometri da dove abito adesso