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Verdi: «Ho meritato i fischi del San Paolo». Fabian Ruiz: «Mi ispiro a Xavi»

Incontro tra i tifosi e i quattro nuovi acquisti del Napoli: Simone Verdi, Alex Meret, Orestis Karnezis e Fabian Ruiz. Per il portiere greco, «essere allenati da Ancelotti è un sogno».

Verdi: «Ho meritato i fischi del San Paolo». Fabian Ruiz: «Mi ispiro a Xavi»

L’incontro a Dimaro

Nel teatro di Dimaro, incontro tra i tifosi e i quattro nuovi acquisti del Napoli: Simone Verdi, Alex Meret, Orestis Karnezis e Fabian Ruiz.

Il rifiuto di Simone Verdi a gennaio: «Era una domanda non quotata, se sono qui ho fatto una scelta con grande convinzione».

L’arrivo di Fabian Ruiz in Italia: «Mi trovo molto bene in Italia, ho ricevuto molto calore. Il giocatore cui mi ispiro è Xavi, è quello che sento più vicino alle mie caratteristiche»

Poco spazio agli italiani, da Donnarumma a Meret. Risponde l’ex portiere dell’Udinese: «Penso che Buffon abbia segnato un’era, era difficile avvicinare altri portieri a uno come lui. Ora è alla fine della sua carriera, ci sono molti giovani forti italiani che possono ereditare il suo ruolo. Io penso che la nostra scuola sia la migliore, bisognerebbe puntare sui nostri portieri perché siamo i più bravi».

Fabian Ruiz: «Credo che la domanda vada posta ad Ancelotti, non c’è differenza di ruolo per me nel centrocampo del Napoli. Ci sono tanti calciatori forti, Hamsik, Diawara, Zielinski,

Karnezis sul suo ruolo di dodicesimo: «Devo essere pronto, sono un portiere di grande esperienza, lavoro da tanti anni a questa mia crescita e quindi devo essere pronto a rispondere alla chiamata del mister».

Meret sull’arrivo di Cristiano Ronaldo: «Sicuramente Ronaldo è un campione straordinario. Già l’anno scorso il campionato è stato difficile, il prossimo lo sarà ancora di più. Ogni stagione fa storia a sé, e noi daremo il massimo per essere competitivi».

Fabian Ruiz e le differenze tra Liga e Serie A: «Non c’è grande differenza tra calcio italiano e calcio spagnolo, ci sono tante squadre di qualità nella Liga e anche in Serie A. Saprò essere più preciso nel giudizio all’inizio del campionato».

L’integrazione nello spogliatoio

Simone Verdi: «Vivo lo spogliatoio da poco tempo, sono tutti dei bravissimi ragazzi. Mi trovo bene con tutti, i fratelli Insigne, gli spagnoli, tutti mi stano aiutando ad entrare in questo gruppo».

Fabian Ruiz: «Per quanto mi riguarda, gli spagnoli mi hanno aiutato molto ad integrarmi, anche per una questione linguistica».

Meret: «Mi sono legato a tutti, ma con Oreste (Karnezis) e Allan sto legando più velocemente perché già li conoscevo».

Karnezis: «Tutta la rosa ci ha accolto come in una famiglia, ho giocato ad Udine con Karnezis e Allan».

Alternanza tra Meret e Karnezis, inizia a rispondere il giovane friulano: «Sarà mister Ancelotti a decidere chi sarà il titolare, ma entrambi daremo il meglio in allenamento per essere sempre pronti». Karnezis: «Mi dispiace per l’infortunio di Alex, il nostro lavoro è farci trovare pronti. Spero che possa rientrare velocemente, così da mostrare tutte le sue qualità».

La maglia numero 9 per Verdi

La maglia numero 9 a Verdi: «Sono consapevole del fatto che sia una maglia pesante, ma la mia è stata una scelta semplice. Negli ultimi due anni ho portato questo numero sulla schiena, e quindi volevo continuare su quella strada. Spero di onorarlo al meglio per la storia del Napoli».

Le ambizioni del Napoli in Champions, risponde Simone Verdi: «L’obiettivo minimo è arrivare agli ottavi, poi dopo si vedrà».

Simone Verdi risponde su chi batterà le punizioni tra lui e Mertens: «Non ho ancora conosciuto Dries di persona, il tecnico deciderà chi sarà a tirare i calci da fermo».

Di nuovo Verdi sul rifiuto a gennaio e il successivo passaggio al Napoli: «Non ho accettato la proposta del Napoli a gennaio, quindi mi sono meritato i fischi che il San Paolo mi ha riservato in occasione del match contro il Bologna. Quello che è successo tra gennaio e giugno resta privato, e non mi pare giusto raccontarlo. Ho accettato una nuova offerta e l’ho comunicato in occasione del match Italia-Olanda. Non ci sono stati ripensamenti, e ora sono qui».

Karnezis e Ancelotti

«Ancelotti ha fatto una carriera enorme, è bravissimo. Poi riesce a trovare il modo per unire il gruppo, quindi qualche canzone al karaoke ci sta, è perfetta. Per me è un sogno essere allenato da lui».

Verdi sullo scudetto: «91 punti sono tantissimi, in qualsiasi campionato si sarebbe vinto lo scudetto. Ora avremo il compito di fare il massimo, il meglio possibile e speriamo di avere un po’ di fortuna, che in un campionato lungo ci vuole. ».

 

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