A 28 anni è sbocciato il nuovo Neres: è lui l’uomo copertina che bussa alle porte del Brasile di Ancelotti
Il Corsport: mai così bene da quando è al Napoli, ma così dominante da un po’, si è lasciato alle spalle i problemi fisici. Il Corsera: Conte lo ha avvicinato alla porta

As Roma 30/11/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol David Neres
A 28 anni è sbocciato il nuovo Neres: è lui l’uomo copertina che bussa alle porte del Brasile di Ancelotti
A Cremona l’attesa è per David Neres protagonista principale della Supercoppa e della seconda versione del Napoli scudettato, la versione che ha funzionato. È lui l’uomo nuovo della squadra di Conte, persino più di Hojlund che pure ha impressionato soprattutto per la capacità di metamorfosi e di saper adattarsi alle esigenze.
Ecco cosa scrive di Neres il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
David Neres. È lui, il volto del momento. La freccia, il mago, la fantasia. I gol: 3 a Riyadh, uno in semifinale e una magnifica doppietta in finale al culmine di una partita abbellita con lampi di pura classe brasiliana e ferocia leccese (made in Conte). David il paulista ha fatto fuoco e fiamme, indiavolato e inarrestabile, delizioso e decisivo: mai così bene da quando è al Napoli, ma così dominante da un po’. S’è lasciato alle spalle i problemi fisici che lo hanno condizionato spesso e ha trovato la continuità e la dimensione tattica giusta per sprigionare il suo enorme talento. Difficilmente quantificabile o circoscrivibile. Tanto che a 28 anni, e dopo un’assenza prolungata da ottobre 2023, oggi tutti gli riconoscono nuove chance di tornare in nazionale. Nella Seleçao di Ancelotti.
Ed ecco invece le righe che gli dedica il Corriere della Sera con Monica Scozzafava:
Neres, da poco più di un alter ego di Politano, è diventato l’uomo imprenscindibile nello scacchiere tattico di Conte che su di lui ha visto lungo e lo ha piazzato più vicino alla porta. La doppietta con l’Atalanta, la rete a Roma e l’assist contro la Juventus hanno dato il via a un crescendo che ha inevitabilmente cambiato le gerarchie, tracciando la strada per il 2026. Due gol nella finale col Bologna: una perla il primo, uno scatto di furbizia il secondo. Uno lo aveva realizzato anche in semifinale contro il Milan, e non era mai successo, in un anno e mezzo a Napoli, che segnasse in due gare di fila. Neres è l’uomo copertina di questo anno che sta per terminare: inarrestabile, incontenibile. Addirittura invasato nella battaglia di Riad.











