Chivu ha ancora la fiducia dell’Inter, ma c’è ancora qualcosa di irrisolto
Gazzetta: c'è una tendenza ad abbassare la tensione sul più bello delle partite importanti. Ieri mattina, Marotta e Ausilio hanno incontrato il tecnico per un summit.

Db Milano 23/11/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Chivu
L’Inter ha perso in semifinale di Supercoppa contro il Bologna, fallendo quindi la possibilità di vincere il primo trofeo stagionale. Nonostante ciò, la società sostiene il tecnico Cristian Chivu.
L’Inter dà fiducia a Chivu, ma manca ancora qualcosa
La Gazzetta dello Sport scrive:
L’Inter ha lasciato nel deserto l’ennesimo titolo e ha completato questo 2025 delle grandi illusioni: sei trofei in palio, tutti sfiorati con le dita, ma nessuno afferrato e sbaciucchiato. Per questo, la caduta è più dolorosa, perché si aggiunge alle altre: a furia di sbucciarsi le ginocchia, c’è sempre il rischio di abituarsi. E, in più, conferma quel vago senso di irrisolto che avvolge ancora, nonostante tutto, i nerazzurri. Nessuno ha voluto drammatizzare il momento, ma nello stesso tempo nessuno ha nascosto la sabbia di Riad sotto al tappeto: c’è amarezza per la Supercoppa sfuggita ancora una volta, c’è pure una certa consapevolezza degli errori commessi e di certi problemi antichi e strutturali, ma sopra ogni cosa resiste l’ottimismo della volontà e la fede nella ricostruzione di Chivu. Ieri mattina è stata gonfiata dalla presenza dei manager dell’area sportiva alla Pinetina. Marotta non è voluto mancare e si è unito al ds Piero Ausilio e al suo vice Dario Baccin, entrambi presenze costanti nel centro sportivo. Avevano lasciato Chivu meno di 24 ore prima, ma volevano rivederlo nella prima seduta post-Supercoppa.
Per teatralità e toni, niente che possa assomigliare a un più tradizionale summit, piuttosto una chiacchierata in diverse fasi che ha ribadito un concetto chiave: l’Inter tutta, in ogni sua articolazione, vuole stringersi attorno a Chivu. In questi primi sei mesi nerazzurri il romeno ha convinto chi l’ha scelto rompendo un muro di scetticismo: i dirigenti sono convinti di aver fatto centro. L’analisi interna si spinge un passo oltre: il tecnico ha ricostruito fiducia e autostima e, come richiesto, ha portato la barca altrove rispetto al passato, con una preparazione fisica destinata a durare. Ciò che manca, però, è la capacità di spezzare l’incantesimo quando si alza il livello e quella tendenza ad abbassare la tensione sul più bello.











