Lo scacco matto della Russia, il presidente (russo) della Federazione mondiale la fa riammettere. Solo l’Europa vota no

La Faz: all'assemblea generale 61 federazioni hanno votato a favore. I 51 no sono arrivati dall'Europa. Per ora si parte dai campionati giovanili

scacchi

Lo scacco matto della Russia. La Federazione Scacchistica Mondiale (Fide) ha deciso di reintegrare le squadre russe. All’assemblea generale 61 federazioni hanno votato a favore della proposta, scrive la Faz. I 51 voti contrari sono arrivati dall’Europa. “Ciò significa – scrive il giornale tedesco – che i simboli nazionali russi sono ora nuovamente consentiti nei tornei giovanili. Se la bandiera russa verrà esposta e se l’inno russo verrà suonato anche nelle competizioni per adulti dovrà essere chiarito dal Comitato Olimpico Internazionale”. Ma gli scacchi non sono sport olimpico, quindi il Cio non si pronuncerà.

“Diverse federazioni stanno ora valutando la possibilità di presentare un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, ma i costi associati sono elevati. Il Presidente della Federazione Scacchistica è Arkady Dvorkovich, ex vice primo ministro russo. La sera prima dell’incontro, Dvorkovich ha inviato a tutti i delegati un parere legale contro la discriminazione degli atleti russi. L’autore, l’avvocato svizzero Claude Ramoni, presumibilmente neutrale, rappresenta il Comitato Olimpico Russo da almeno sei anni”.

“Negli ultimi mesi, le squadre russe che gareggiano sotto la bandiera della Fide hanno vinto le Olimpiadi di Scacchi Under 16 in Colombia, le Olimpiadi di Scacchi Paralimpici in Kazakistan e il Campionato Mondiale di Scacchi a Squadre Femminile in Spagna. Ogni successo ha ricevuto ampia copertura sui media russi. Ora, la strada è spianata per la partecipazione della Russia alle Olimpiadi di Scacchi del settembre 2026 nella città uzbeka di Samarcanda”.

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