Il lungo elenco degli attaccanti bidone strapagati della Serie A: Libero inserisce anche Lucca

“Le società di Serie A hanno peccato di pigrizia: non hanno fatto ricerca, sono andate sui migliori nomi prendibili”

Lucca Napoli punta

Db Torino 18/10/2025 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Lucca

La febbre della “punta da 30 milioni” colpisce duro in Serie A: Milan, Roma, Juventus e Napoli stanno pagando lo scotto di scelte affrettate. L’analisi di Renato Bazzini su Libero.

Quante big colpite dalla crisi della punta: i dettagli

Il Milan lo sa, tant’è che Giménez è finito sul mercato un mese prima che questo inizi. Tra lo scorso gennaio e questa estate, per il messicano e Nkunku, il Diavolo ha investito quasi 80 milioni. Gol offerta dalla coppia? Due. In Coppa Italia. Su un totale di 1291’ (768’ Giménez, 523’ Nkunku). 

Anche a Roma, sponda giallorossa, i conti non tornano. Si è pensato di fare il colpo con Ferguson (1 gol, 1 ogni 551’ in campionato), in uscita dal Brighton dopo una stagione oscura. Ma nemmeno Gasperini, maestro di rinascite, è riuscito finora a farlo brillare come agli esordi con De Zerbi. (…) Più preoccupante il caso di Dovbyk (2 gol, 1 ogni 282’) che evidentemente aveva beccato l’anno di grazia al Girona. 

Juventus, Atalanta e Napoli

La Juventus paga ad oggi gli ultimi giorni di follia di Comolli. Openda (1 gol, 1 ogni 521’) porta con sé un obbligo di riscatto da 42,3 milioni, oltre i 3,3 già pagati. Cifra da titolare assoluto, da top del ruolo, non certo da rincalzo quale Openda si sta rivelando essere. E attenzione a non pensare che il problema sia solo il cartellino: Jonathan David, arrivato a parametro zero, sta offrendo lo stesso rendimento deficitario (874 minuti e solo 3 gol). 

L’Atalanta ha sborsato 30 milioni per Krstovic (2 gol, 1 ogni 433’).

Difficile da spiegare anche l’allucinazione del Napoli: 35 milioni più bonus per Lucca (2 gol, 1 ogni 277’) sono fuori dal ogni logica. E la beffa è doppia: se si pensa che, a poco più, si poteva arrivare a Højlund, che poi in effetti è arrivato.

Le nostre società hanno peccato di pigrizia: non hanno fatto ricerca, sono andate sui migliori nomi prendibili. Hanno comprato dal listino, ignorando l’integrazione tattica e psicologica.

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