Infantino col premio a Trump ha dato un’altra dimostrazione di servilismo, si è prostrato (Telegraph)
"Come sempre, il pubblico a cui Infantino si rivolge non è mai immediatamente evidente. A differenza di Trump, spesso è invisibile, ma è sempre molto potente. Il presidente della Fifa lo sa bene e non smetterà mai di servirlo"

Db New York (Stati Uniti) 13/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint-Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Donald Trump-Gianni Infantino
Il sorteggio dei Mondiali 2026 a Washington è stato segnato non tanto dalle scelte sportive, quanto dalla consegna del primo “Premio Fifa per la Pace” a Donald Trump. La cerimonia, fortemente voluta dal presidente Gianni Infantino, ha immediatamente suscitato polemiche internazionali, tra accuse di propaganda politica, imbarazzo istituzionale e critiche provenienti dal mondo del calcio e dai difensori dei diritti umani. Ne parla il Telegraph quest’oggi.
Il paradosso del premio a Trump, Infantino ha dimostrato solo servilismo (Telegraph)
Si legge così sul quotidiano britannico:
“Anche volendo distogliere lo sguardo, era difficile distogliere l’attenzione da una così spettacolare dimostrazione di servilismo trasmessa a un pubblico globale. Per prima cosa, Infantino si è degradato con una serie di dichiarazioni di apertura disperatamente poco divertenti. […]
Il passaggio di consegne che è seguito tra Williams e la duettante Nicole Scherzinger da una parte e i padroni di casa Heidi Klum e Kevin Hart dall’altra è stato così imbarazzante che si è potuto percepire un brusco respiro nella sala. In questa stagione si sono viste prestazioni decisamente meno rigide da parte di molti arbitri di Premier League che hanno annunciato decisioni Var in diretta. […] Ma poi si torna all’evento principale della serata: il Premio per la Pace. Il presentatore fuori scena aveva il tipo di voce che narra i video sulla sicurezza dei voli nazionali delle compagnie aeree statunitensi. […] Il presentatore aveva elencato sei conflitti in tutto il mondo che, a suo dire, Trump aveva fermato, e tutti sembravano un po’ come le qualificazioni iniziali per i Mondiali. Persino Trump stesso avrebbe poi ammesso che non tutte erano guerre. […]
Infantino ha affermato di essere stato presente alla maggior parte dei colloqui di pace. Era negli Stati Uniti per la firma degli Accordi di Abramo, e poi a Sharm El-Sheikh in ottobre. Era a Kuala Lumpur per quella che ha definito la “pace tra Cambogia e Thailandia”. […] Il suo lavoro era finito. Si era prostrato. Come sempre, il pubblico a cui Infantino si rivolge non è mai immediatamente evidente. A differenza di Trump, spesso è invisibile, ma è sempre molto potente. Il presidente della Fifa lo sa bene e non smetterà mai di servirlo.
Donald Trump ha dichiarato che la vittoria del Premio Fifa per la pace è stata «uno dei più grandi onori della mia vita», mentre riceveva il premio tra scene di entusiasmo durante il sorteggio della Coppa del Mondo a Washington. […] Trump sembrava sinceramente emozionato di riceverlo e ha ringraziato la moglie Melania, che lo guardava dalla folla. […] Al sorteggio per la Coppa del Mondo a Washington, Trump si è dimostrato di gran lunga il principale argomento di conversazione, al di là delle più grandi star del calcio. Con temperature di -3°C, il Kennedy Center di Washington è stato trasformato in un bunker di massima sicurezza per accoglierlo, insieme ai leader di Messico e Canada. […]











