Mourinho: «Sarà dura contro il Napoli, hanno un allenatore che prepara molto bene le sue squadre» (Record)

In conferenza dopo l’1-1 con lo Sporting: «Non so se i cartellini di oggi siano stati contro di me, quello di oggi è importante. Abbiamo perso punti per lo stesso motivo contro Rio Ave e Casa Pia».

Mourinho

Portuguese coach Jose Mourinho attends a press conference during his official presentation as new Benfica coach at the Benfica Campus training center in Seixal, on the outskirts of Lisbon, on September 18, 2025. Benfica sacked Portuguese coach Bruno Lage following their defeat to Qarabag on September 16, 2025 evening in the Champions League, and contacted Jose Mourinho the next day to hire him. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)

Mourinho ha parlato in conferenza stampa dopo la partita di ieri sera contro lo Sporting Lisbona.

Il ‘Dérbi do século’ tra Benfica e Sporting Lisbona si è chiuso sull’1-1, rinviando ogni verdetto sul titolo all’ultima giornata. Lo Sporting passa subito al 4’ con Trincao, bravo a sfruttare l’assist di Gyokeres. Il Benfica reagisce e al 63’ Pavlidis salta tre avversari e serve Akturkoglu, che pareggia da distanza ravvicinata. Andrea Belotti, entrato al 71’, si invola sulla destra e serve Pavlidis, il cui destro a botta sicura colpisce il palo. Fino all’ultimo minuto i padroni di casa spingono per vincere, ma il risultato non cambia.

Da raccontare: Prestianni, durante la partita contro lo Sporting Lisbona, ha commesso un fallo per fermare un contropiede avversario. Secondo Mourinho, non aveva intenzione di fare male; il fallo è stato considerato tattico e necessario per interrompere l’azione, simile a uno commesso dal capitano dello Sporting nel primo tempo. Il cartellino ricevuto non è stato condannato dall’allenatore.

Ora lo Sporting è secondo e il Benfica terzo, entrambe alle spalle del Porto.

Le parole di Mourinho

Ecco alcune delle sue dichiarazioni in conferenza stampa. Le riporta il media portoghese Record:

Su Prestianni e il fallo commesso, era intenzione di ferire?

«Prestianni fa la fallo, non con intenzione di fare male. Il capitano dello Sporting fa un fallo uguale nel primo tempo, l’unica differenza è che afferra. Non condanno questo cartellino.»

Aggiungi qualcosa sull’aggressività e i cartellini?

«Non so se gli altri cartellini siano stati contro di me, quello di oggi è importante. È un’azione importante in una partita importante. Ricordate, abbiamo perso due punti con il Rio Ave perché non abbiamo fatto fallo nell’ultima azione. Stessa cosa col Casa Pia. Contro grandi giocatori e una squadra fresca, Prestianni ferma un contropiede: non voleva fare male, ma fermare l’azione. Non è il cartellino che condanno.»

Il favoritismo dato allo Sporting ha influenzato la squadra?

«No. Lo Sporting è stato serio, lucido, sapeva che non sarebbe stato facile. Nessuna provocazione da parte di Rui. Una cosa è giocare, un’altra è commentare. Allenare è diverso dal commentare chi allena. Ci sono commenti facili, ma con rispetto si può essere buoni commentatori.»

Hai giocato molti derby: come giudichi questo?

«Forse ne ho giocati 100 o 200. In Inghilterra era derby ogni settimana. All’Inter e a Madrid tanti. È stato un buon match, competitivo, con pochi errori arbitrali decisivi. Sui cartellini gialli c’è stata una dualità: un giocatore dello Sporting è intoccabile, fa le falli che vuole e non prende giallo.»

Ultime sostituzioni nel finale: le hai fatte al momento giusto?

«Il mister sono io, leggo la partita e prendo decisioni. Non posso dire che avremmo vinto 11 contro 11 fino alla fine, ma sono convinto che le sostituzioni siano state giuste. Ivanovic entra per dare profondità: non collega il gioco, ma attacca lo spazio, come avevamo preparato.»

Il risultato può influenzare la sfida contro il Napoli?

«No. Il Napoli è difficile, con un allenatore che conosco bene. Se c’è impatto, è positivo: possono uscire solo cose positive.»

Riguardo Rodrigo Rêgo, che giudizio dai?

«Ha fatto un percorso incredibile: da nascosto nella B e Under-23 a giocare in Champions, Coppa e campionato in una settimana. Una traiettoria da evidenziare.»

Il pareggio mette in discussione il titolo?

«No. Lo Sporting è una buona squadra con una panchina forte. Anche se ci sono state difficoltà, considero la squadra in lotta. Sembrava che meno di cinque fosse sufficiente per noi, ma non è stato così.»

Perché l’inizio del gioco è stato difficile?

«Il portiere sa di aver sbagliato, Enzo sa di aver sbagliato. C’era intranquillità, ma dopo il gol del pareggio la situazione si è stabilizzata. Nella seconda parte non abbiamo subito tiri perché lo Sporting non ha creato pericoli.»

La pressione nella seconda parte è stata decisiva?

«Sì. Ho chiesto all’analista di mostrare due o tre immagini nello spogliatoio. Con giocatori forti nella pressione come Barreiro e Ríos, abbiamo controllato bene quella zona.»

Analisi delle due fasi della partita

«Dopo i primi 30 minuti siamo stati poco attenti, abbiamo segnato un autogol. Poi abbiamo perso qualche palla e abbiamo sofferto. Negli ultimi 10-15 minuti della prima parte siamo stati dominanti e nella seconda parte abbiamo controllato, creando occasioni. Ivanovic entra per stendere la squadra, ma con un uomo in meno il gioco cambia.»

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