Amorim: «Vi piace Mainoo, ma questo non significa che debba schierarlo sempre»

Contro il West Ham, due giorni fa, il classe 2005 non è sceso in campo. Al Napoli farebbe comodo ed è nel taccuino di Manna già da tempo. Ormai il giocatore sembra ai margini del progetto.

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Db Torino 13/04/2023 - Europa League / Juventus-Sporting Lisbona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ruben Amorim

Amorim e Mainoo ormai sempre più distanti. Il Napoli valuta con sempre maggiore attenzione la pista che porta a Kobbie Mainoo, talento classe 2005 del Manchester United, tornato con forza nei radar del direttore sportivo Giovanni Manna. Il suo nome è al centro del dibattito in casa Red Devils. Sia tra i tifosi sia nelle conferenze stampa, le scelte di Ruben Amorim continuano a far discutere. Nell’ultimo turno di campionato, il pari per 1-1 contro il West Ham ha alimentato le polemiche, anche per l’assenza del giovane centrocampista, rimasto fuori dalle rotazioni.

Nel frattempo, a Napoli la situazione resta delicatissima: il reparto di centrocampo è in piena emergenza, con poche certezze e tante soluzioni di fortuna. Antonio Conte si ritrova a contare praticamente su un solo interprete di ruolo, Scott McTominay, mentre Eljif Elmas e il giovane Antonio Vergara vengono adattati in posizioni non naturali.

Lo scenario costringe il club a guardare con urgenza al mercato invernale. L’obiettivo è chiaro: rinforzare rapidamente il reparto per evitare di affrontare un girone di ritorno denso di impegni in condizioni di forte difficoltà. A rilanciare l’indiscrezione è TuttoMercatoWeb.

Le parole del tecnico portoghese:

«Certo, capisco… Il mio lavoro è rispondere, ma cerco di rispondere sempre alla stessa cosa. E voi mi chiedete sempre la stessa cosa. Capisco quello che state dicendo. Voi amate Kobbie. È titolare nell’Inghilterra, ma questo non significa che io debba mettere Kobbie quando sento di non doverlo mettere. Io voglio solo vincere, metto semplicemente in campo i giocatori, non guardo chi sia, non mi interessa, cerco solo di mettere i migliori giocatori in campo. Avete Ugarte che ha giocato due partite, in una delle quali era fuori. Bruno è sempre in forma, è il ragazzo che gioca nella sua posizione, quindi forse ha a che fare con questo».

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