Retroscena De Bruyne: il Marsiglia in estate ha provato a strapparlo al Napoli (Rmc)

Il ds del club francese, Medhi Benatia, a Rmc: «Pensavo che per De Zerbi potesse essere una buona soluzione. Ho parlato con lui, volevo incontrarlo, ma era già troppo avanti nelle trattativa con il Napoli».

De Bruyne

Belgium's midfielder #07 Kevin De Bruyne celebrates after scoring Belgium's fourth goal during the FIFA World Cup 2026 Group J European qualification football match between Belgium and Wales at the King Baudouin Stadium in Brussels, on June 9, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)

Tra le tante destinazioni proposte a Kevin De Bruyne la scorsa estate c’era anche l’Olympique Marsiglia. A rivelarlo è stato il direttore sportivo del club francese Medhi Benatia. Queste le parole rilasciate dall’ex difensore marocchino a Rmc e riportate dall’edizione online dell’Equipe:

«Ho parlato con De Bruyne, volevo incontrarlo. Era svincolato. Pensavo che per l’allenatore (Roberto De Zerbi, ndr) potesse essere una buona soluzione. Ma era già troppo avanti nelle trattativa con il Napoli».

Leggi anche: Napoli: Gilmour starà fuori 45 giorni, Anguissa tornerà a fine gennaio, De Bruyne a inizio marzo (Sky)

Senza De Bruyne e i Fab Four, Conte è ritornato al calcio da combattimento che ha sempre coltivato (Gazzetta)

La Gazzetta dello Sport si sofferma ovviamente su Napoli e Milan in testa alla classifica, quindi su Conte e Allegri che comandano ancora la Serie A. Con el dovute differenze che poi sono quelle note: Allegri orgoglioso di intestarsi la tradizione del calcio all’italiana, Conte invece no anche se poi l’Antonio spesso e volentieri là torna ma non gli va detto sennò si arrabbia.

Scrive Luigi Garlando per la Gazzetta:

Va riconosciuto a Conte il tentativo di innalzare la qualità del suo prodotto per renderlo compatibile con la Champions, attraverso un mercato ambizioso che ha avuto in De Bruyne il fiore all’occhiello. Tecnica e possesso. Un dato spiega bene la trasformazione. Nel torneo scorso il Napoli era solo 15° per numero di azioni nemiche spezzate nella età campo avversaria. Ora è tra le prime 3 con i piranha del Gasp. Conte ha spinto avanti il Napoli o lo ha reso più aggressivo. Non è sovrapponibile al Milan. I rossoneri hanno un baricentro più basso (49,4 m-51,7), recuperano palla più indietro (33,7 m-37,8), tengono meno palla (49,9%-56,6). Max ha scelto di rintanarsi indietro e attendere, Antonio no.

Il nuovo Conte non è solo l’Aventino torinese

Ma cos’è successo? Che col nuovo ambizioso assetto, il Napoli ha perso gli antichi equilibri, ha intasato troppo gli spazi offensivi e ha faticato ad attaccare la porta. McTominay ha smarrito la sua comfort zone, De Bruyne si è infortunato, sono arrivate le sconfitte, i malumori e un principio di crisi. Come ne è venuto fuori Conte, a parte la fuga sull’Aventino? Lanciando i trascurati Neres e Lang negli spazi in cui un tempo volavano Lavezzi e Cavani, liberando campo davanti, invece di intasarlo in massa. In fondo, è ritornato al calcio da combattimento che ha sempre coltivato, anche da ct. È come se si fosse sfilato un abito di gala, che lo impacciava troppo, e fosse tornato a vestiti più morbidi in cui si sente a suo agio.  

Correlate