Athletic elogia Maurizio Micheli vicinissimo all’Arsenal: «Il terzo scudetto del Napoli ha le sue impronte digitali»
Il giornale sportivo del Nyt elogia il capo scouting che sta per lasciare il Napoli: «Ha scoperto Kim, Kvaratskhelia, Hamsik, Asamoah. È uno dei segreti del successo del Napoli»

Athletic elogia Maurizio Micheli vicinissimo all’Arsenal: «Il terzo scudetto del Napoli ha le sue impronte digitali»
L’Arsenal è vicino a ingaggiare il capo scout italiano Maurizio Micheli. Capo del reparto scouting del Napoli, Micheli, 57 anni, si è costruito una solida reputazione durante il suo periodo in Italia ed è visto come uno degli architetti dietro gran parte del recente successo del Napoli. Il direttore sportivo dell’Arsenal Andrea Berta, da quando è arrivato all’Arsenal (a marzo), ha voluto far crescere il gruppo di lavoro più vicino a lui. (…) In caso di accordo ufficiale, Micheli si unirebbe allo staff che ha già visto questa estate James Ellis promosso al ruolo di direttore tecnico.
Berta si è trasferito all’Arsenal dopo 12 anni all’Atletico Madrid in cui ha lavorato al fianco di Diego Simeone.
Scrive James Horncastle, sempre per Athletic: “Micheli è uno dei segreti del successo del Napoli”.
Micheli è uno degli scout più importanti d’Italia ed è stato a lungo considerato uno dei segreti del successo di Napoli. Ha iniziato all’Udinese quando il club friulano era all’avanguardia nel reclutamento ed è accreditato di aver scoperto talenti del calibro di Asamoah Gyan e Sulley Muntari. Più tardi, a Brescia, Micheli ha scoperto Marek Hamsik che è diventato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione in Serie A. Micheli è entrato così nel radar del Napoli. C’è stato un tempo in cui il Napoli faceva regolarmente acquisti dall’Udinese.
Dopo aver lasciato il Brescia, Hamsik è diventato anche il capitano del Napoli e un grande di tutti i tempi, superando Diego Maradona come capocannoniere del club. Il lavoro di Micheli in tandem con il collega scout Leonardo Mantovani è stato costante per il Napoli indipendentemente dai cambiamenti alla direzione sportiva del club. Il Napoli del terzo scudetto aveva le impronte digitali di Micheli su tutto. Riunitosi con Luciano Spalletti, l’allenatore con cui aveva lavorato all’Udinese, Micheli ha scoperto Kim Min-Jae e, forse il più impressionante di tutti, Khvicha Kvaratskhelia che è stato il miglior calciatore della Serie A nel suo primo anno in campionato.










