Ruud Krol su Lang: «Tutti pensavano che fosse un nuovo Kvaratskhelia e invece no» (Gazzetta)

Su Psv-Napoli: «Per Bosz c’è una sola cosa che conta: attaccare. Lucca è uno che ti può lanciare la squadra in contropiede e questa potrà essere una chiave per sorprendere il Psv e soprattutto per vincere»

Ruud Krol

As Napoli 15/10/2016 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Ruud Krol-Gianfranco Zola

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Ruud Krol, in vista della sfida di questa sera del Napoli contro il Psv

Di questo Napoli di Conte invece cosa le piace?

«Ci sono stati cambiamenti però porrei l’attenzione su un altro aspetto e torno di nuovo agli assenti e li elenco: Politano, poi Buongiorno e Hojlund uguale, Lukaku, Rrahmani e Lobotka anche… Alla fine se ci pensiamo, la formazione ideale di Antonio Conte, con tutti i giocatori a disposizione, fin qui ancora non siamo riusciti a vederla. Con tutti al cento per cento il Napoli è davvero una squadra molto forte».

Conte o Bosz: chi può rivelarsi più abile in situazioni e partite così delicate?

«Per Bosz c’è una sola cosa che conta: attaccare. Ed è chiaro che per vincere hai bisogno di un attacco forte e cinico. Conte anche ma ci sono momenti in cui gli assenti fanno la differenza quasi più dei giocatori a disposizione. Poi vediamo anche l’attacco azzurro: Lucca ad esempio è uno che ti può lanciare la squadra in contropiede e questa potrà essere una chiave per sorprendere il Psv e soprattutto per vincere. Conte viene qui solo per questo».

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Su Lang.

«Tutti pensavano che fosse un nuovo Kvaratskhelia e invece no. Il georgiano è un fuoriclasse. Noa ha qualcosa ma in questo periodo l’ho visto in difficoltà fisicamente. È il calcio italiano… Lui ha bisogno di muoversi e invece ora gioca senza la stessa fiducia che aveva in Olanda. Ha bisogno di tempo per tornare al suo livello e avere una mentalità ancora più forte per riuscire a emergere in una realtà come Napoli».

Contro il Torino si era sbloccato ma poi il gol è stato annullato…

«Ed è stato un peccato. Mi sono soffermato tanto sulla sua esultanza dopo quella rete: c’era tanta frustrazione e un grande senso di liberazione ma purtroppo era in fuorigioco».

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