I giovani inglesi sono iper-valutati e strapagati in Premier, bisogna ringraziare la Brexit (Guardian)

"L'Aston Villa ha pagato 1 milione per un 17enne. La denuncia di un agente: «Le accademie stanno calando di qualità. Se ricevi troppi soldi senza fare progressi, a 19 anni sei in League One» (Serie C italiana ndr)"

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Liverpool's English striker #73 Rio Ngumoha controls the ball during the first of two pre season friendly football matches between Liverpool and Athletic Bilbao at Anfield in Liverpool, north west England on August 4, 2025. (Photo by Darren Staples / AFP)

Le accademie dei club di Premier League — nate per formare talenti e garantire la crescita “in casa” dei futuri campioni — sono oggi al centro di un mercato che sfiora l’assurdo. Lo spiega il Guardian: adolescenti di 14 o 15 anni valutati milioni di sterline, stipendi altissimi, contratti offerti come vere e proprie operazioni di protezione economica.

Il fenomeno, esploso dopo la Brexit e alimentato dalle nuove regole di sostenibilità economica della Premier League, ha trasformato il reclutamento dei giovani in un business spietato, dove anche i club minori faticano a trattenere i propri prospetti migliori di fronte alle offerte dei giganti come Manchester City, Chelsea o Arsenal. Dietro le cifre astronomiche si nasconde una riflessione più ampia: l’ossessione per il profitto e per la valorizzazione immediata dei giovani rischia di compromettere la qualità della formazione, di gonfiare le aspettative dei ragazzi e di abbassare il livello tecnico complessivo.

In Premier i giovani (anche a 15 anni) vengono pagati con cifre astronomiche (Guardian)

Scrive così il quotidiano inglese:

“Un tempo il Chelsea si distingueva per la sua ricerca di giocatori del vivaio. Pagavano bene i migliori e avevano poca concorrenza, finché non è entrato in campo il Manchester City, portando la cosa a un livello superiore. […] Vengono citati due fattori principali. Diversi analisti indicano la Brexit come un fattore determinante, sottolineando che l’introduzione di restrizioni all’ingaggio di giocatori provenienti dall’Ue di età inferiore ai 18 anni ha aumentato la richiesta di giovani inglesi […]

L’Aston Villa ha ingaggiato Fletcher Boyd, centrocampista scozzese diciassettenne, dall’Aberdeen per una cifra stimata di 1 milione di sterline. […] Il City ha recentemente pagato la cifra di 450.000 sterline per l’attaccante quattordicenne William Stanley-Jones dal Burnley. Il Manchester United ha ingaggiato Harley Emsden-James, 16 anni, quest’estate per una cifra che potrebbe arrivare a 1 milione di sterline per il Southampton. […]

Il Liverpool è considerato meno aggressivo, e una fonte afferma che è più restio a pagare stipendi elevati. I campioni della Premier hanno creato scompiglio sottraendo Rio Ngumoha al Chelsea, causando attriti tra i club a livello di settore giovanile, ma si ritiene che ciò sia dovuto al fatto di aver offerto un percorso chiaro a un giocatore che è già in prima squadra all’età di 17 anni. […]

Un dibattito è se sia positivo per lo sviluppo di un giocatore lasciare un club più piccolo così presto. Alcuni convincono i giovani a rimanere con loro, ma sta diventando sempre più difficile. La sfida è dimostrare che lo sviluppo del giocatore sarà più fluido se non fa il salto troppo presto. […] La Federcalcio inglese vorrebbe naturalmente che più giocatori inglesi giocassero in Premier League. Gareth Southgate si lamentava spesso della mancanza di giocatori a sua disposizione quando era allenatore dell’Inghilterra. Questa opinione è condivisa da un agente. «Gli standard delle accademie stanno calando. I ragazzi ricevono troppi soldi. Se succede presto e non hai ancora fatto progressi entro i 19 anni, finisci in League One. Alcuni giocatori li paghi e basta, come Phil Foden o Ethan Nwaneri. Ma altri non si muovono da nessuna parte.»

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