La Superlega rientra dalla finestra: trovato l’accordo con la Uefa, ovviamente sui soldi (com’è ovvio che sia)

Il Corsera: Superlega e Uefa si sono incontrate più volte per una nuova Champions: 36 squadre, due gironi da 18, le prime 8 del ranking direttamente agli ottavi, diritti tv in streaming: prezzi più bassi, più introiti pubblicitari

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Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alexander Ceferin

La Superlega rientra dalla finestra: trovato l’accordo con la Uefa, ovviamente sui soldi (com’è ovvio che sia)

Il Corriere della Sera dedica l’apertura della sezione sportiva alla nuova SuperChampions (di cui ha parlato in anteprima El Mundo Deportivo). Il quotidiano di via Solferino descrive quel che sta accadendo nel calcio e ne prende le distanze con un editoriale del capo dello sport Daniele Dellera.

Il Corriere della Sera, nel pezzo di cronaca di Monica Colombo, scrive:

Forse la chiameranno Superchampions. Un mega campionato europeo per i top club del pallone. Qualche anno fa ci avevano provato con la Superlega. Adesso, però, anche l’Uefa sarebbe favorevole alla proposta. Senza tener conto che così si «ucciderebbero» i campionati nazionali.

Nel 2021 il progetto di Florentino Perez, il rivoluzionario con la Visa Platinum che pianificava la Superlega, la competizione d’élite riservata a pochi eletti, fu soffocato praticamente in culla. Eppure, a distanza di quattro anni, echi lontani della manifestazione esclusiva per top team europei tornano a farsi sentire. Peggio. Dopo stagioni trascorse a colpi di comunicati e sentenze in tribunale ora la A22, ovvero la società che ha base a Madrid e che continua a gestire il piano della Superlega, ha avviato — se non una corresponsione di amorosi sensi — certamente un dialogo aperto e costruttivo con la Uefa.

La nuova Superlega in streaming costerebbe meno

Prosegue il Corsera:

Tramontato il periodo della tensione, ora le parti sembrano essere al lavoro al fine di raggiungere un accordo per una evoluzione del modello della Champions League. Un alleato prezioso in questo percorso di modifica della massima competizione continentale sembra essere l’Eca (da ieri si chiama Efc) che proprio oggi dà il via a Roma alla sua assemblea generale.

Quale è il motivo di preoccupazione per le società di serie A? Secondo varie fonti, A22 e Uefa si sono incontrate più volte negli ultimi mesi con l’obiettivo di disegnare una Champions dal nuovo format: le attuali 36 squadre sarebbero divise in due fasce da 18 ma le prime otto della fascia con il ranking Uefa più alto si qualificherebbero direttamente agli ottavi. I diritti tv non sarebbero venduti a broadcaster canonici ma la competizione andrebbe in onda su Unify, una piattaforma streaming dedicata che comporterebbe minori costi per gli spettatori e un aumento però degli introiti pubblicitari. La Champions con il restyling, secondo i piani, dovrebbe entrare in vigore dal 2027, ovvero al termine dell’attuale contratto tv stipulato dalla Uefa con i vari partner.

Partendo da queste premesse, vengono spontanee un paio di considerazioni. Qualora passasse il nuovo modello, le leghe domestiche subirebbero una sorta di impoverimento (e peraltro diventerebbero anche meno rilevanti); si aprirebbe una forbice di guadagno fra pochi grandi club che partecipano alla Champions rispetto a chi ne è escluso determinando così la distruzione dell’equilibrio competitivo dei campionati. 

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