Allegri attacca Leao nello spogliatoio dopo Juventus-Milan: “devi dare di più sennò resti fuori”

La Gazzetta ricostruisce il post-partita. Al tecnico non è piaciuto il suo atteggiamento in 2-3 occasioni. "Lo sfogo è avvenuto davanti a parte della squadra. E se il filo si spezzasse?"

Fonseca Leao

Mg Milano 19/10/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Rafael Leao

Il Milan 2.0 di Max Allegri è partito forte attestandosi al terzo posto della classifica in virtù di 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta nelle prime sei giornate di campionato. In casa rossonera, però, non tutti i tasselli sono ancora al posto giusto. Ed uno di quelli da sistemare è sicuramente Rafael Leao. Ne parla l’edizione online de La Gazzetta dello Sport, che riferisce di uno scontro tra il tecnico toscano e il portoghese a margine della gara di domenica sera contro la Juventus.

Allegri-Leao, scintille negli spogliatoi: e ora? Le ultime di Gazzetta

“Il rapporto tra Leao e Allegri è un filo sottile su cui cammina la stagione del Milan. Allegri in spogliatoio dopo la partita di Torino con la Juve ha attaccato Leao davanti a parte della squadra, momento non ripreso dalle telecamere ma notato da molti. Il senso dello sfogo: Rafa deve dare di più in campo, se vuole avere un posto nel Milan di questa stagione. Altrimenti rischierà di restare fuori”, esordisce la Rosea.

Il giornale sportivo entra poi nel merito della vicenda: “La serata di Torino tra Allegri e Leao è stata particolare e si è sviluppata in tre momenti. I primi due, documentati da Dazn. Prima di entrare, Allegri nella concitazione della partita dice a Leao: “Non mi fare inc…”. Avete capito, via. Com’è andata? Beh, diciamo che poteva andare meglio. Gli ultimi minuti di Juventus-Milan testimoniano. Prima Leao ha messo fuori quel sinistro da due metri e Allegri, guardando la panchina, si è fatto la stessa domanda di tanti tifosi sul divano: “Ma come ha fatto a buttarla fuori?”. Poi Leao ha sprecato l’assist del solito fenomenale Modric e Allegri si è infuriato. Si è battuto le dita sulla testa urlando. Ha camminato avanti e indietro nervosissimo. Ha urlato: “Ora nello spogliatoio non fiata nessuno”.

Ha fiatato lui. Al chiuso dello Stadium, davanti ad alcuni compagni, Max si è rivolto a Leao dicendogli – con decisione – che l’atteggiamento giusto per giocare nel Milan non può essere quello visto a Torino. Conclusione facile. Leao, se vuole essere un titolare di questa squadra, deve alzare il livello dell’intensità in campo. Il cinismo davanti alla porta non si insegna in due settimane ma l’approccio – quello sì – può cambiare in fretta. Non per caso, tra le frasi di Allegri riprese dalle telecamere c’è un “Rafa, torna!” con un qualche valore simbolico”.

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“Il punto ora è capire come evolveranno la stagione di Leao e il suo rapporto con Allegri“, sottolinea Gazzetta. “L’episodio davanti alla squadra non avrà fatto piacere a Rafa ma sono cose che capitano, in molte squadre e sicuramente in quelle di Allegri, che da sempre sa essere diretto con i suoi calciatori. Soprattutto sa come far crescere i talenti. E poi, ci sono ampie giustificazioni. (…) La sua storia però dice che sì, il tema dell’approccio alla partita con lui è centrale. Il 10 rossonero da sempre accende e spegne, non ha continuità da partita a partita e all’interno della stessa gara. Su questo, deve lavorare. Questo è il punto su cui la sua carriera prenderà una strada oppure un’altra: giocatore forte ma incompiuto oppure campione”, aggiunge.

E ora? “Leao ha cominciato la stagione da stella della squadra ma nel 3-5-2 di Allegri c’è posto per un solo attaccante vicino a Pulisic. E Gimenez-Nkunku, in questo senso, è una coppia di rivali insidiosa: Santi ha grinta per tre e sta crescendo, Christo ha colpi da giocatore di alto livello. Per la prima volta, Leao ha davvero concorrenza. Tutti al Milan vorrebbero un Rafa maturo, attivo, sempre decisivo, ma molto dipenderà da lui. Quel filo tra il campione e l’allenatore si è teso in fretta. E se si spezzasse?”, si chiede la Rosa in conclusione.

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