Bertolucci da applausi: «I tennisti sono ingordi. Si lamentano, protestano ma poi si iscrivono anche alle esibizioni»

Alla Repubblica: «Non mollano nulla. Giocano, prendono il montepremi e non si fermano. Sinner? Caso diverso, è stato fermo tre mesi, deve andare in campo il più possibile per riprendere forma e gioco"

Bertolucci Sinner

Db Milano 23/11/2011 - Champions League / Milan-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Bertolucci

Il Masters 1000 di Shanghai è finito nell’occhio del ciclone per le condizioni ambientali estreme in cui sono ‘costretti’ a giocare i tennis in gara. In molti – tra cui Jannik Sinner – hanno dovuto addirittura ritirarsi a causa dell’emergere di varie tipologie di malessere. Sull’argomento si è soffermato Paolo Bertolucci ai microfoni de La Repubblica. L’ex numero 12 al mondo, toccando anche il tema delle polemiche relative calendario fitto di impegni, ci ha tenuto a sottolineare che i tennisti avrebbero una semplice soluzione per tutelare la propria salute: rinunciare ai tornei.

Bertolucci: «Ho capito subito che Sinner si sarebbe ritirato. Polemiche? I tennisti sono ingordi»

«Con queste condizioni così i crampi capitano. Nulla di strano. Io li ho avuti una sola volta in campo, stavo impazzendo. Commentando la partita con Griekspoor in tv ho capito subito che si sarebbe ritirato», ha esordito Bertolucci parlando di Sinner. «Tanti ritiri e polemiche? I giocatori sono ingordi. Giocano, prendono e non si fermano. Gli organizzatori fanno di tutto per avere i migliori. Senza i big il torneo non ha fascino e senza i nomi più carismatici fuggono anche gli sponsor, c’è meno attrattiva. Il tennis è diventato brutale. Meno tecnica, meno tattica, più fisico», ha poi continuato l’ex tennista italiano.

«Jannik è stato fermo tre mesi, deve andare in campo il più possibile per riprendere forma e gioco. Carlos Alcaraz ha un problema alla caviglia, solo per questo si è preso una pausa. Sono gli altri a doversi fermare. Oggi si cerca lo spettacolo a tutti i costi, ma si può non trovare. I tennisti dovrebbe fare rinunce. A Shanghai c’è il 90% di umidità, c’è il tetto, ci sono temperature altissime, ci sono stati malori per il caldo asfissiante, molte lamentele, giocatori che dicevano di non vedere la palla, che hanno pensato di morire. Holger Rune ha detto: volete il morto? Taylor Fritz ha rischiato il collasso in campo (…) Brontolano, protestano ma poi si iscrivono ai tornei. E fanno anche le esibizioni. E si prendono i montepremi. Non mollano nulla. Il calendario è fitto, si gioca cinquanta settimane all’anno, ma i tennisti possono non partecipare a tutti i tornei, non sono obbligati», ha concluso Bertolucci.

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