De Laurentiis: «Vorrei avere a Napoli la casa che ho a Roma ma non si può fare. Anche Troisi e Pino Daniele andarono a Roma»
Alla conferenza sul film: «A Napoli si può vivere solo in albergo altrimenti ti vengono a scrivere di tutto sotto casa come fatto con Ferlaino»

Alla presentazione del nuovo film sul quarto scudetto del Napoli andata in scena stamattina al cinema Metropolitan, arrivano ulteriori dichiarazioni da parte di Aurelio De Laurentiis. A seguire quanto dichiarato, in particolare sul suo desiderio di avere un casa nel capoluogo campano.
Le parole di De Laurentiis
«Non abbiamo usate le solite canzoni napoletane pur avendo artisti partenopei nel film. Volevamo dare respiro internazionale alla pellicola. Pino Daniele? Lo conoscevo dal 1976. Ha portato la grandezza di Napoli ovunque, un napoletano doc. Questa città però sa essere anche matrigna. Lui così come Troisi sono andati a vivere a Roma, questa è una cosa che fa male. Se io potessi avere la stessa casa che ho a Roma a Napoli, lo farei subito. Solo che a Napoli non si può fare perché poi mi vengono a scrivere di tutto sotto. Ho visto quello che hanno combinato al povero Ferlaino, a Napoli si può stare solo in albergo».
Questo, invece, un estratto di altre sue dichiarazioni sempre di oggi.
«Ci sarà una continuazione, stanno già girando un nuovo film sul Napoli. Questa volta secondo me dovremmo andare negli spogliatoi degli altri, andare anche dall’allenatore avversario, soprattutto in Champions. Non ce lo faranno fare probabilmente, ma ce lo inventiamo, perché noi possiamo anche inventarcelo. In qualche modo qui l’intelligenza artificiale ci potrebbe dare una mano».
«La storia del Calcio Napoli continua e non si ferma qui. Non stiamo celebrando la storia di un evento che poi non si ripeterà più. Auguriamoci e facciamo gli scongiuri che la festa continui. Questo film coinvolge i napoletani ma anche i tifosi che rivedono quello che c’è dietro queste giornate di festa. Sono state organizzate in modo impegnativo».