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Auguri, napolisti
Che farei senza di voi

Mi è appena arrivato un sms di auguri di Claudio Botti e d’improvviso ho pensato: ma non posso non scrivere. E già, proprio non si può. Perché finisce un anno, il 2010, che per me e tanti di voi è stato l’anno del Napolista. Una strana creatura nata sulla Siena-Roma che, lentamente ma ineludibilmente, si è insinuata nella mia esistenza. Ricordo tutto degli inizi. Le riunioni col webmaster Nardi, la “convocazione” di Ilaria, la telefonata la domenica mattina in cui chiesi al professor Trombetti di fare le pagelle e lui rispose: avevo pensato la stessa cosa. Quella a Botti, che dopo un quarto d’ora mi chiamò e disse: pensavo fosse il solito sito inguardabile, scrivo volentieri e ti porterò una serie di picchiatelli che fanno al caso tuo. Ricordo la lite provocata da quel mattacchione di Velardi, le discussioni con Caligola e altri, l’1 a Quagliarella dopo il Parma, il primo articolo di Mimmo Liguoro, l’odio di Bracale per culo ‘e chiummo, le poesie del Vate, l’omaggio che mi faceste per i miei quarant’anni (grazie Trapani), lo screzio tra Fabione e Lavezzi, la prima mail di Carratelli, i Mondiali di Maradona.
Insomma, nove mesi vissuti intensamente. Non avrei mai pensato che in appena nove mesi il Napolista crescesse così tanto. Oggi davvero non riesco a immaginare una giornata senza questo sito, senza i vostri commenti, anche quelli che mi fanno incazzare. Mi fermo qua. Grazie a tutti, in particolare alla pazienza di Admin. Non vi ho potuto citare tutti, e chiedo scusa. Auguri a tutti voi per un sereno e felice 2011. E chissà che non ci regali…
Massimiliano Gallo

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