Vieri: «La perdita di Lukaku è pesantissima, anche se Lucca è forte. Per me è favorita l’Inter»
Alla Gazzetta: «Leoni, perché le big italiane non lo hanno preso?. Mi hanno detto che Modric i primi palloni in allenamento li ha giocati tutti nolook, di esterno. Da non crederci»

Db Milano 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Vieri
Vieri: «La perdita di Lukaku è pesantissima, anche se Lucca è forte. Per me è favorita l’Inter»
La Gazzetta intervista Bobo Vieri per l’inizio del campionato.
Chi vede in pole?
Vieri: «Vado contro la logica: il Napoli ha vinto e in teoria sarebbe la squadra da battere, ma oggi, anche prima di completare il mercato, la rosa più completa e profonda di tutta la A è l’Inter. Sono rimasti tutti quelli che quattro mesi hanno battuto il Barcellona in una notte incredibile: ok, poi c’è stata la finale, ma il 5-0 non cancella il valore del gruppo».
Come vede il secondo anno di Conte napoletano, soprattutto senza Lukaku per 4 mesi?
«Il calcio lo ha inventato il diavolo: mandi via Raspadori e Simeone, e poi ti si fa male Lukaku… Conte non è stato fortunato, la perdita è pesantissima e si deve tornare sul mercato per prendere un centravanti nuovo, ma io mi punto su Lucca: Udine non è uguale a Napoli, serve tempo per abituarsi ai carichi di un allenatore così esigente, ma è giovane e può spaccare. Ha una occasione e, alle spalle, un campione come De Bruyne».
Vieri, Modric e Leoni
Lui e l’eterno Modric cosa portano al nostro calcio?
«Classe infinita, esperienza e anche richiamo mediatico perché tutti vogliono vederli, segno che la A conta sempre di più. De Bruyne ha lasciato Guardiola per Conte ed è una scelta significativa: con Antonio si lavora il doppio o il triplo, vuol dire rimettersi in gioco a oltre 30 anni. Per Modric ho chiesto direttamente al mio amico Bernardo Corradi, ora collaboratore di Allegri: mi ha detto che i primi palloni in allenamento li ha giocati tutti nolook, di esterno. Da non crederci. Con lui il Milan ha fatto un colpo enorme perché l’età a questo livello non conta».
Lei, al posto di Leoni, a 18 anni, sarebbe andato al Liverpool col rischio di non giocare?
Vieri: «Il mondo è cambiato, non c’è più il concetto di “estero”, ma ci si muove tra campionati in Europa senza problemi. Leoni è il futuro e la domanda su di lui è un’altra: perché non lo hanno preso né Juve, né Milan, né Inter e neppure il Napoli? Io mi aspetto che i migliori vadano là, come succedeva un tempo. Ne beneficerebbe la Nazionale».
Chi è il centravanti azzurro?
«Dopo tempo ne abbiamo due che segnano, Kean e Retegui, anche se è andato via. Perché usarne solo uno, se possiamo metterne due, poi adatti il resto. E alle loro spalle arrivano altre forze fresche, Pio e anche Camarda, che può essere una sorpresa a Lecce. L’importante è prendersi questi Mondiali con Gattuso, che dà appartenenza e identità».