Dovbyk in un anno da capocannoniere della Liga a esubero della Roma (As)
Fu acquistato dal Girona la scorsa estate per 36 milioni complessivi, ma non sembra essere il prototipo di attaccante che vuole Gasperini.

As Roma 25/08/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Empoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Artem Dovbyk-Ardian Ismajli
Artem Dovbyk è al momento lontano anni luce dall’attaccante che era al Girona; poco più di un anno fa era stato nominato capocannoniere della Liga, ma oggi sembra più fuori che dentro dai piani della nuova Roma di Gian Piero Gasperini dopo una prima stagione al di sotto delle aspettative in giallorosso.
Dovbyk è considerato un esubero per la Roma
As scrive:
Da quando Gian Piero Gasperini è subentrato alla Roma, ha iniziato una rivoluzione tattica per avvicinare la squadra alla sua idea di gioco. Il club sta quindi cercando di effettuare acquisti che rispondano alle richieste dell’allenatore, ma anche per quanto riguarda le cessioni; di quest’ultimo gruppo fa parte Dovbyk. Nell’estate 2024 l’ucraino è arrivato a Roma per 30,5 milioni + 5,5 milioni di bonus. Gli spagnoli, che all’epoca avevano il 10% sulla futura rivendita, pensavano che servisse tempo per ricevere la somma di denaro. Ma Dovbyk è al momento poco considerato dal nuovo allenatore giallorosso, nonostante sia stato l’attaccante più prolifico della squadra la scorsa stagione (12 gol, di cui 2 rigori).
Nonostante i suoi buoni numeri in campo, Gian Piero Gasperini avrebbe ancora dubbi sull’ucraini, le cui caratteristiche non sembrano corrispondere pienamente a quello che cerca nel suo principale riferimento offensivo. La Roma vuole evitare, però, di svenderlo, quindi l’intenzione sarebbe di cederlo per almeno 30 milioni di euro.
L’attaccante: «Non leggo i social sennò dovrei leggere tutti quelli che ce l’hanno con me per il Fantacalcio»
Ha avuto più problemi con la lingua o in campo?
«La lingua del calcio è universale. Sono arrivato in Italia dopo l’esperienza in Spagna, dove si gioca un tipo di calcio completamente diverso. Adesso sto cominciando a capire la Serie A, si gioca più uomo contro uomo, con difese aggressive e compatte, è difficile destreggiarsi. Non è semplice giocare contro tre difensori avversari in area. Fa parte di un percorso di adattamento.»
Legge i social?
«Qualche volta ma non mi metto a leggere i commenti o altro perché so che non aiuta. Anche perché altrimenti dovrei leggere tutti quelli che ce l’hanno con me per questo maledetto Fantacalcio. Secondo loro dovrei segnare due gol a partita».