Il Psg di Luis Enrique non fa compromessi oppure al fondo non si fida di Donnarumma? (L’Equipe)

La grande annata non ha fatto dimenticare i suoi difetti tecnico-tattici. È anche vero che ora il Psg non fa più eccezioni: ogni giocatore dovrà accettare una parte di stipendio fissa e una variabile in base alle prestazioni

Donnarumma

Liverpool 11/03/2025 - Champions League / Liverpool-Paris Saint Germain / foto Psnewz/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma

Gigio Donnarumma ha il contratto in scadenza nel 2026 con il Psg; il rinnovo è ancora in stand-by e, quest’estate, il portiere potrebbe lasciare il club.

Le cause che potrebbero portare Donnarumma a lasciare il Psg

L’Equipe scrive:

Due mesi fa Gianluigi Donnarumma si è rilanciato in Champions League e messo tutti d’accordo, spazzando via i dubbi che lo avevano accompagnato nelle stagioni precedenti, fino a quando Luis Enrique gli preferì Matveï Safonov lo scorso novembre contro il Bayern Monaco, in Champions. Due mesi fa,  contro l’Inter, il 26enne ha dimostrato il motivo della scelta rischiosa e a tratti controversa fatta da Leonardo, cinque anni prima, di prenderlo dal Milan. Senza le sue partite contro Liverpool, Aston Villa o Arsenal nei turni precedenti, probabilmente non ci sarebbe stato un 31 maggio 2025 per il Psg e valeva la pena perdonargli tutto: il gioco con i piedi quando è pressato, l’insicurezza sulle palle alte o l’inadeguatezza con le tattiche della sua squadra. Dopo Monaco, non c’erano più dubbi, sarebbe rimasto, avrebbe prolungato il contratto. Allora perché ci sono dubbi? Perché lui e il suo club sono arrivati a questo punto, sull’orlo della separazione?

Per l’italiano, il cui attuale contratto scade a giugno 2026, non si tratta di firmare il prolungamento offertogli dal Psg, che rischia di ridurre il suo stipendio. Per i dirigenti del Psg, che ora impongono ai giocatori una quota fissa e una variabile nei loro contratti, è impossibile fare un’eccezione per Gigio. Per quanto prezioso sia e quanta riconoscenza abbiano per lui. C’è un doppio gioco che si nasconde, da entrambe le parti, dietro questa rigidità? Il ricordo dei momenti di diffidenza ha portato Donnarumma a rifiutare? Il Psg si nasconde dietro la sua i limiti tecnico-tattici del portiere con pretesti economici? Tutto è possibile ma una cosa è certa, dal momento che Luis Enrique ha preso la guida da solo del club: non si scende a compromessi, mai e per nessuno. Questa era la regola sette mesi fa, quando la squadra era sull’orlo del baratro, e lo è ancora oggi, pesando dieci volte di più dopo la vittoria in Champions. Le regole del tecnico sono le uniche che contano, e queste potrebbero portare il Psg a sostituire Gigio con Lucas Chevalier. 

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