Lang: «Sono a Napoli per vincere. Ho spinto molto in questa direzione»
In conferenza: «Lukaku e De Bruyne sono grandi giocatori, è un onore condividere il campo con loro ogni giorno»

PSV's Dutch forward #07 Noa lang controls the ball during the Dutch Eredivisie fooball match between PSV Eindhoven and Almere City FC at the Phillips Stadium in Eindhoven on April 12, 2025. Olaf Kraak / ANP / AFP
Noa Lang, nuova ala (in attesa di altri movimenti di mercato) del Napoli dal Psv, è intervenuto in conferenza stampa da Dimaro e ha parlato delle sue aspettative e dei motivi della sua scelta di lasciare l’Olanda per la Serie A. Di seguito l’intervento integrale.
Lang: «Volevo venire al Napoli già lo scorso inverno»
«C’è stata la possibilità di arrivare al Napoli già l’inverno scorso. Io volevo, ma il Psv non mi ha lasciato partire. Alla fine il Napoli è tornato alla carica in estate. Chiaro che sia un passo importante per la mia carriera, è un sogno e un onore rappresentare questa società. Ho spinto molto in questa direzione perché si potesse concretizzare, insistevo anche con il mio agente. Come caratteristiche amo dribblare, potete aspettarvi tanti gol e sono il tipo di giocatore per cui il tifoso viene allo stadio».
Fuori dalla comfort zone con gli allenamenti di Conte:
«Allenamenti Conte? La prima parola che ho detto in italiano è stata ‘Sono stanco’. Le sedute sono pesanti, mentre in Olanda si usa la palla anche in preparazione. Ma penso che sia un bene per me per uscire dalla mia comfort zone».
Lang: «Napoli è un grande club»
«Napoli è un grande club, ha tifosi in tutta la nazione. Ho passato due giorni in città e ho visto bandiere ovunque. Non si può paragonare con la passione in Olanda. La musica mi fa stare bene, mi piace farla nel tempo libero, ora penso di dover chiedere il permesso alla società».
Successore di Kvara?
«Non ho nessun tatuaggio legato a una squadra di calcio. Io successore di Kvara? Sono fiducioso di raggiungere un buon livello qui, credo nelle mie qualità e la società ha fiducia in me. Sono quanto è forte Kvara, ma io sono un giocatore diverso e voglio scrivere la mia storia qua».
A Napoli per vincere lo scudetto
«Sarei molto felice se dovessimo vincere lo scudetto. Sono stato già campione cinque volte in Belgio e in Olanda. Lo scudetto sarebbe un sogno che si avvera, ma dobbiamo fare le cose passo dopo passo (…) Se dovessi dare un titolo per la mia esperienza al Napoli? Sono qui per vincere, potrete fare ciò che vi pare con questa dichiarazione ma è la verità».
L’interesse per il Milan è stato ingigantito
«Quell’interesse è stato ingrandito dalla stampa, non ero così vicino e non c’era nulla di concreto. L’Italia mi piace sin da giovane: la cultura, il popolo, la cucina e la passione per il calcio. Non vedo l’ora di scoprirla».
Lang: «Altre 19 squadre da battere»
«Potete chiamarmi Noano o Noa, è uguale. Squadra da battere? Ci sono 20 squadre in Serie A, quindi ci sono altre 19 squadre da battere».
Lang: «Conte mi parla per rendermi un giocatore migliore»
«Il calcio in Olanda è diverso, spesso si ha la palla e c’è meno sollecitazione. Però è il momento di dimostrare le mie qualità difensive e diventare un giocatore completo. Questo è uno dei motivi per cui sono venuto, credo che l’allenatore sia perfetto da questo punto di vista. Sono bravo con la palla al piede, devo fare meglio difensivamente e tatticamente. Conte mi parla già molto per provare a rendermi un giocatore migliore giorno dopo giorno. Sin dalla prima telefonata Conte mi ha subito parlato di tattica, ancora prima che prendessi una decisione definitiva di venire».
Lang: «Lukaku e De Bruyne mi fanno crescere ogni giorno»
«Lukaku e De Bruyne sono grandi giocatori, è un onore condividere il campo con loro ogni giorno. Mi fanno crescere ogni giorno, c’è già una bella connessione tra di noi e non vedo l’ora di giocare con loro. Cantare con Geolier? L’ho conosciuto, vediamo cosa succederà in futuro (…) In Champions League mi hanno sempre raddoppiato in marcatura, quindi non è un problema. So che in Italia sono molto bravi in difesa, ma io sono bravo in attacco e sono fiducioso delle mie qualità».