Simeone o Cajuste: il Napoli vuole dare uno dei due al Siviglia per sbloccare Juanlu (As)

Simeone gradirebbe la destinazione, anche se gli andalusi preferirebbero fare cassa con Juanlu Sanchez.

Simeone Napoli Cholito

Dc Napoli 04/02/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Giovanni Simeone

Il Napoli sta tentando di sbloccare la trattativa per Juanlu Sanchez, il terzino che andrebbe a ricoprire il ruolo di vice Di Lorenzo. Il Siviglia, al momento, ha rifiutato le offerte ritenute troppo basse; gli spagnoli vogliono circa 20 milioni. Ma l’inserimento di un giocatore come contropartita, Simeone o Cajuste, potrebbe far cambiare loro idea.

Simeone o Cajuste: il Napoli vuole dare uno dei due al Siviglia per Juanlu

Secondo quanto riportato dagli spagnoli di As:

Siviglia e Napoli stanno negoziando il trasferimento di Juanlu Sánchez e qualche calciatore potrebbe entrare nell’operazione attraverso uno scambio. Il Siviglia preferirebbe avere soldi, perché ha bisogno di 15-20 milioni per registrare Adams, Vargas e Alfon; ma è anche aperto alle contropartite. Tra i giocatori offerti ci sono l’attaccante Giovanni Simeone e il centrocampista svedese Jens Cajuste. Simeone, 30 anni, ha ancora un anno di contratto col Napoli e vorrebbe giocare nel club spagnolo. Cajuste punta ad entrare nei piani concreti del Siviglia, dopo che hanno perso due centrocampisti come Saul e Lokonga, ritornati ai loro club dopo i prestiti. 

Il Cholo: «Per colpa del Napoli Giovanni mi sfotte, ha vinto più scudetti di me»

il Cholito che sfotte il Cholo. Perché Giovanni Simeone ha vinto più scudetti del padre. «Sì, sì, mi prendeva in giro l’altro giorno – racconta l’allenatore dell’Atletico a La Nacion – Dice: ‘Papà, quanti scudetti hai vinto?’… Ne ho vinti due’, mi ha preso in giro. Ah ah. Sono un ammiratore di Giovanni per la sua nobiltà, per la sua sensibilità, per la sua compostezza. Passerà alla storia del Napoli, non so se per il suo gioco, ma per la sua personalità, il suo comportamento, la sua impronta. Con alcuni giocatori, non hai bisogno che segnino 30 gol e giochino tutte le partite. Non ho dubbi che il riconoscimento che Giovanni ha al Napoli, per il suo comportamento, per il suo lavoro, per essere pronto per qualsiasi cosa di cui abbiano bisogno, assolutamente nessuno glielo toglierà. Penso che sia ancora più importante nei due titoli vinti di un gol in più o in meno. Gliel’ho detto: sono orgoglioso di come ha superato le situazioni dalla posizione in cui si trovava».

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