“Ora all’Inter capiranno quanto hanno denigrato Inzaghi” Athletic sullo psicodramma nerazzurro
"Con lui lo spogliatoio compatto è stato uno dei punti di forza. Il lavoro di Simone è stato ingiustamente sminuito. Se l'Al Hilal lo ha pagato tanto, ci sono stati validi motivi"

Al Hilal's Senegalese defender #03 Kalidou Koulibaly (C) celebrates with Al Hilal's Italian head coach Simone Inzaghi after scoring his team's third goal during the FIFA Club World Cup 2025 round of 16 football match between England's Manchester City and Saudi's Al-Hilal at the Camping World stadium in Orlando on June 30, 2025. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)
Lo psicodramma Inter è anche su Athletic: «Ora capiranno quanto hanno denigrato Inzaghi»
Il caso Inter, o sarebbe più corretto scrivere i casini dell’Inter, hanno fatto talmente notizia che sono finiti su Athletic il giornale sportivo del New York Times. Athletic dedica un lungo pezzo alle tensioni in casa nerazzurra, a firma James Horncastle.
Il clou è ovviamente la tensione tra Lautaro e Calhanoglu.
Il Nyt scrive che Calhanoglu non ha giocato nemmeno un minuto del Mondiale per Club. Al pari di altri giocatori come Bisseck, Zielinski e Pavard. Tutti fermi per infortunio.
Horncastle ricorda anche che Lautaro si affrettò a tornare dall’infortunio per giocare la semifinale di Champions contro il Barcellona. Che per l’Inter è arrivato in condizioni precarie al Mondiale 2022 in Qatar.
Ci arrivò con la caviglia a pezzi. Ebbe bisogno di antidolorifici per allenarsi e giocare. «Ho visto le stelle – disse Lautaro – Volevo spingere sempre più forte, ma la mia caviglia non andava. È stato molto difficile giocare così. Mi sono chiuso, ho pianto e ho attraversato un brutto periodo nella mia stanza».
Scrive Athletic che per Lautaro
qualsiasi impegno inferiore al 100% è inaccettabile. Nonostante tutte le bizzarre congetture sui social media sul suo peso nella squadra, la verità è che dà tutto per l’Inter e si aspetta che gli altri facciano lo stesso. Ha fatto lo stesso al Mondiale per club.
Il giornale riporta le parole di Lautaro dopo la sconfitta col Fluminense, quelle di Marotta e poi la risposta di Calhanoglu. E si diverte a immagina che i tifosi del Milan aspettavano da un po’ questo momento:
“Te l’avevo detto”. Si sono divertiti. Calhanoglu li ha traditi per unirsi all’Inter da svincolato nel 2021. Secondo loro, non c’è da attendersi lealtà da Calhanoglu.
Athletic riporta poi le parole del calciatore turco su Instagram.
Uno dei punti di forza dell’Inter è stata la compattezza dello spogliatoio
E poi aggiunge:
Uno dei punti di forza dell’Inter negli ultimi anni è stata l’unione dei giocatori e la creazione di un ambiente in cui tutti parlavano direttamente in modo franco e onesto. Quello che Lautaro ha detto in pubblico, non avrebbe certo paura di dirlo in privato a Calhanoglu. Allo stesso tempo, se non dai tutto per l’Inter, lo deluderai moltissimo. È accaduto già con Lukaku che nell’estate 2023 sparì e non si fece più trovare dal club.
Athletic si chiede:
Lautaro ha oltrepassato il limite? Erano, come ha detto Calhanoglu, “parole che hanno colpito duramente. Parole che dividono, non uniscono”?
Athletic riporta ovviamente il like di Thuram alle parole di Calha. E aggiunge:
È una delicata fase di transizione per l’Inter. Molto dipende dall’età della squadra. Dal loro perenne stato di sottovalutati: l’Inter, la squadra senza superstar. Tutto questo dovrebbe far riflettere sul lavoro fatto da Inzaghi. Il suo lavoro è stato denigrato e sminuito dopo la sconfitta per 5-0 a Monaco contro il Psg. E non è stato giusto. Dopo che il suo Al-Hilal ha pareggiato col Real Madrid, i calciatori lo hanno seguito battendo il Manchester City. Inzaghi ha paragonato la vittoria a “scalare l’Everest senza ossigeno”. No, stava ripetendo quello che ha fatto all’Inter — con una squadra costruita in gran parte su trasferimenti gratuiti mentre gli ex proprietari del club, Suning, hanno cercato e non sono riusciti a ripagare gli attuali proprietari, Oaktree. Se l’Al-Hilal lo ha reso uno degli allenatori più pagati al mondo, è stato per una buona ragione. Certo, hanno dovuto pagare più del dovuto Inzaghi per convincerlo a trasferirsi in Arabia Saudita, ma è stato anche il riconoscimento del suo talento.
Athletic scrive che Chivu dovrà dimostrare che il fattore Inzaghi non è stato poi così decisivo.