Juventus, sguardi perplessi e irritati di fronte a Trump. McKennie lo definì: «ignorante e razzista»

La Faz: alcuni calciatori sembravano un po' irritati quando ha parlato del conflitto tra Israele e Iran e degli atleti transgender nello sport.

Juventus trump

WASHINGTON, DC - JUNE 18: Members of Juventus FC, an Italian professional soccer team, listen as U.S. President Donald Trump delivers remarks as he hosts the team in the Oval Office at the White House on June 18, 2025 in Washington, DC. The U.S. is hosting the FIFA Club World Cup, an international soccer tournament organized by FIFA featuring club teams from around the world. Chip Somodevilla/Getty Images/AFP CHIP SOMODEVILLA / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Alcuni rappresentanti della Juventus (tra giocatori e dirigenza) hanno fatto visita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima dell’esordio al Mondiale per club (vittoria 5-0 contro l’Al-Ain). Tra questi, erano presenti anche i calciatori americani Weah e McKennie.

Trump accoglie la Juventus alla Casa Bianca

The Athletic riesuma un episodio del 2020, in cui proprio l’ex centrocampista dello Schalke 04 aveva criticato aspramente Trump:

La Juventus e il centrocampista statunitense McKennie hanno precedentemente criticato Trump durante il suo primo mandato come presidente. Nel giugno 2020, sulla scia delle proteste Black Lives Matter scatenate dalla morte di George Floyd, McKennie aveva rivelato: «Non penso che Trump sia l’uomo giusto per fare il presidente. Credo che non capisca la responsabilità che ha per l’intero Paese. Penso che sia ignorante. Non lo sostengo. Non credo che sia un uomo che mantiene la sua parola. Ai miei occhi, è anche razzista».

I tedeschi della Faz hanno raccontato quanto accaduto ieri:

Alla presenza del club italiano e del presidente della Fifa Gianni Infantino, si dovrebbe parlare del Mondiale per club in corso negli Stati Uniti. Ma di fronte ai media, Trump ha risposto in modo definitivo alle domande sulla guerra tra Israele e Iran, nonché sul ruolo degli Stati Uniti, con i calciatori alle sue spalle. Alcuni sembravano un po’ irritati. Il presidente ha anche parlato degli atleti transgender nello sport, chiedendo: «Potrebbe giocare nella vostra squadra una donna?». McKennie e Weah si sono guardati un po’ perplessi, senza rispondere. Il ds Comolli ha poi dichiarato per stemperare la tensione: «Abbiamo un’ottima squadra femminile». Trump ha ribattuto: «Ma giocano tra donne». Comolli non ha più commentato.

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