A volte ritornano: Cajuste, Lindstrom e Folorunsho sono di nuovo a Napoli (Gazzetta)
I due stranieri rischiano di diventare un problema, dopo i mancati riscatti da parte di Ipswich e Everton. Troveranno tutti e tre una sistemazione

Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alfred Duncan-Jens Cajuste
A volte ritornano: Cajuste, Lindstrom e Folorunsho sono di nuovo a Napoli (Gazzetta)
Le giacenze di magazzino. Il Napoli ritrova Cajuste, Lindstrom e Folorunsho: tutti e tre rientrati da prestiti ed esperienze che potremmo definire non esaltanti. E ora toccherà alla casa madre, ossia il Napoli, mettersi al lavoro per trovare loro una sistemazione. Impresa non particolarmente complessa e nello stesso tempo obbligatoria. Nessuno dei tre rientra nei piani di Antonio Conte.
Scrive la Gazzetta:
L’Inghilterra dà e l’Inghilterra toglie. La Premier ha un suo peso specifico nel nuovo corso Napoli. Da lì sono arrivati i due uomini chiave dell’ultimo scudetto come McTominay e Lukaku, e lì il ds Manna era riuscito a piazzare due giocatori in esubero, acquistati nell’estate post scudetto di Spalletti ma incapace di incidere quanto la società si aspettava. E ora Jens Cajuste e Jesper Lindstrom rischiano di diventare un problema, dopo i mancati riscatti da parte di Ipswich e Everton.
Su Cajuste c’erano un obbligo di riscatto in caso di salvezza: obiettivo fallito dall’Ipswich, che comunque mantiene la speranza di poter acquistare a titolo definitivo il centrocampista svedese, che ha convinto la dirigenza inglese. Molto più complessa la situazione di Lindstrom, la cui stagione è terminata ad aprile dopo un’operazione per ernia. Il danese non è stato riscattato per 22 milioni, ha ancora tanti estimatori in Inghilterra, ma prima dovrà dimostrare di aver recuperato appieno.
Ai due va aggiunto Folorunsho i cui mesi alla Fiorentina non possono certo essere definiti memorabili.
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Jens Cajuste, in prestito all’Ipswich Town dal Napoli, ha parlato all’East Anglian Daily Times di come sta vivendo la sua nuova vita in Inghilterra e della stagione passata vissuta con gli azzurri.
Ha vissuto notti europee ad Anfield, Ibrox, Bernabéu e Camp Nou, giocando contro alcuni dei migliori calciatori e squadre del mondo. La prima esperienza di vivere in un altro Paese arrivò all’età di cinque anni, quando la sua famiglia si trasferì in Cina:
«È stato a causa del lavoro di mio padre nel mondo degli affari e della finanza. È stato un grande cambiamento, ovviamente. Ci siamo trasferiti in una città (Luoyang) che aveva tipo tre o quattro milioni di persone. Ma in Cina è considerata piccola. Dopo ci siamo trasferiti a Pechino e ho frequentato la scuola internazionale. Poi siamo tornati in Svezia quando avevo circa 10 anni».
All’età di 18 anni, il club danese Midtjylland lo ha chiamato:
«Non avevo giocato molto in quella stagione, quindi non so come mi conoscessero, ma un giorno ho ricevuto una telefonata. Penso che ci sia voluta circa una settimana o due per trasferirmi lì».
Cajuste è entrato in prima squadra poco prima del suo ventesimo compleanno. Il suo primo assaggio di calcio europeo è arrivato in un’avvincente qualificazione di Europa League contro il Rangers:
«Il mio primo momento di shock. Penso che ci fossero, non lo so, 45.000 spettatori o qualcosa del genere. Ma sì, è stato bello. E’ stato divertente, direi, soprattutto».