De Laurentiis: «Non ci sarà mai un film da 70 milioni di spettatori come lo scudetto del Napoli»
"Gli scudetti del Napoli sono un bagno di mutuo regalo con un popolo. Il cinema? Lo Stato ha distribuito fondi a salumieri e macellai"

Db Riyad (Arabia Saudita) 22/01/2024 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis
“Gli scudetti del Napoli sono un bagno di mutuo regalo con un popolo. Quando abbiamo fatto la sfilata sul lungomare, la Rai, in un’ora e mezza, ha fatto 70 milioni di spettatori. Non ci sarà mai un film che in un’ora e mezza possa fare 70 milioni di spettatori“. Aurelio De Laurentiis è felice e contento. E anche agli Stati generali della Cultura della Campania, che si sono tenuti nel teatro Bellini, non fa niente per nasconderlo.
“Io mi inquieto delle volte, quando chiedo: dove sta il proprietario di quest’azienda? E mi rispondono: No, ma questa azienda è di un fondo. Ho capito, vedo il fondo, non vedo il cielo“.
A ruota libera anche sul cinema: “Il ministero dei Beni e delle Attività culturali, che oggi mi pare si chiami ministero della Cultura, ha avuto sempre parcheggiate delle persone che non sapevano politicamente dove parcheggiare. Mi perdonino i parcheggiati. L’unico ministro che io ho conosciuto che aveva gli attributi era Dario Franceschini, che ha portato immediatamente i 70 milioni che venivano destinati al mondo del cinema e dell’audiovisivo a oltre 600 milioni. Se però poi il ministero distribuisce male questi fondi, allora uno si deve arrabbiare e vengono fuori le polemiche”.
“Se a un certo punto io permetto a persone che fanno altre attività, di salumeria, di macelleria, di impadronirsi di determinati fondi per produrre opere che non hanno visto nemmeno la luce di un giorno di programmazione nelle sale, allora vuol dire che il sistema non esiste”.