Conte: «Se sono andato ad allenare alla Juventus, è grazie a Silvio Baldini»
A Sky Sport. «Mi chiamò e mi disse: “se vuoi allenare la Juve, devi fare come Guardiola, devi chiamare tu Andrea Agnelli”. Pensai: questo è matto. Però poi seguii il suo consiglio». Tutto il racconto

Db Palermo 12/06/2022 - finale play off serie C / Palermo-Padova / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Silvio Baldini
Conte: «Se sono andato ad allenare alla Juventus, è grazie a Silvio Baldini»
Antonio Conte a Federico Buffa Talks (su Sky Sport) racconta com’è nata la sua avventura da allenatore della Juventus. E dichiara che gran parte del merito fu di Silvio Baldini (oggi allenatore del Pescara). Fu lui a suggerirgli di contattare Andrea Agnelli.
Questo il racconto che lui fa a Federico Ferri e Federico Buffa.
«Juventus. Allenavo il Siena. Raggiungiamo l’obiettivo promozione. Stavo rientrando dal centro sportivo, e mi arriva la telefonata di Silvio Baldini che ora è al Pescara. Lui con Lele Adani erano venuti due settimane prima a vedere un mio allenamento. Non è che avessimo tutto questo rapporto però si era creata empatia. Mi dice: “ma tu vuoi ad allenare la Juventus?. Allora devi fare come Guardiola, devi andare da Agnelli, devi parlare con Andrea Agnelli e gli devi dire che vuoi diventare allenatore della Juventus”. Non ci conoscevamo neanche tanto, chiudo la telefonata e il primo pensiero è: questo è matto, in senso buono.
Però mi aveva lasciato quel qualcosa in testa, comincio a pensare: come faccio a raggiungere Andrea Agnelli? Lui e John Elkann erano due ragazzi appassionati di calcio, venivano nello spogliatoio quando giocavo. La persona che mi viene in mente è il dottor Giraudo. Lo chiamo. Gli dico che avrei piacere di parlare con Andrea Agnelli, al di là di tutto mi piacerebbe salutarlo. Lui mi risponde: “guarda, hanno deciso di confermare l’allenatore”. Io dico che mi fa piacere comunque salutarlo. “Non ti assicuro niente” mi risponde.
Un giorno ero a cena con mia moglie, vedo una telefonata del dottor Giraudo, esco dal ristorante, “ciao Antonio come stai” era Andrea Agnelli. “Sai mi farebbe veramente piacere conoscerti, è da tanto tempo che non ci vediamo”. Io dico che la prima volta che sono a Torino, ci vediamo.
Cinque ore a casa di Andrea Agnelli
Dopo la partita col Novara, vado a casa sua. Ci salutiamo, inizia a chiedermi del Siena, della stagione, mi dice: “volete comprare qualche giocatore da noi?” Io rispondo: sinceramente non siamo a questi livelli. Da questa frase capisco che non sono nell’idea di Andrea Agnelli. Parliamo cinque ore. Scende anche sua moglie. Lui sale, poi sono venuto a sapere che la moglie gli aveva chiesto: “chi è?’ e lui le aveva risposto: “sarà il futuro allenatore della Juve”. (Conte quasi si commuove). Parliamo cinque ore, entro che non sono allenatore della Juve, esco che lui dice: “il prossimo step è che ti devo far parlare con Marotta”. Avevo toccato gli argomenti giusti ma perché lo pensavo.
Quindi se io sono alla Juventus è per Silvio Baldini, senza la sua telefonata non mi sarei mai e poi mai…, né tantomeno la Juventus stava pensando a un allenatore esordiente che aveva sì fatto bene. Ma ero esordiente, un giovane. Succedono cose nella vita che possono cambiare il destino. Quella telefonata mi ha cambiato il destino. Poi alla Juventus vinciamo subito. Nasce la storia che per nove anni consecutivi domina in serie A».