Conte: «ai tifosi dico: stiamo sul pezzo, non tiriamo fuori bandiere coi numeri»
In conferenza: «Da gennaio in poi abbiamo fatto qualcosa di straordinario, abbiamo dovuto gestire situazioni sempre in emergenza»

A bus transporting staff members of SSC Napoli drives past fans of SSC Napoli gathering on May 5, 2023 outside the club's training centre in Castel Volturno, north of Naples, to welcome Napoli's players whose plane landed at the nearby military airport of Caserta - Grazzanise, a day after Napoli won the Italian champions "Scudetto" title following a decisive match in Udine. - Napoli ended a 33-year wait to win Italy's Serie A on May 4 after a 1-1 draw at Udinese secured their third league title and emulated the great teams led by Diego Maradona. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza al termine della sfida contro il Parma
La conferenza di Conte
«Molto stanco. La testa sulla prossima partita l’abbiamo già messa. Manca quest’ultimo passo e dobbiamo cercare di farlo assolutamente. quello che mi sento dire è siamo concentrati, stiamo sul pezzo, non tiriamo fuori bandiere coi numeri, questi ragazzi hanno bisogno di essere veramente spinti verso un traguardo storico, tornerebbe dopo due anni, in una maniera fidatevi inimmaginabile. Siamo la squadra che è stata più in testa alla classifica. Da gennaio in poi abbiamo fatto qualcosa di straordinario, abbiamo dovuto comunque gestire situazioni sempre in emergenza, arriviamo in emergenza. Sembra tutto normale. Oggi senza Lobotka. Avevamo appena recuperato Neres, Buongiorno è in infermeria fissa. Juan Jesus si è fatto male, Olivera da adattare. Da gennaio in poi sono successe tantissime cose, stare lì ci deve dare tantissimo orgoglio. I ragazzi ci stanno credendo. Manca l’ultimo passo, dobbiamo farlo insieme. In maniera corretta, intelligente, va fatto insieme, se dovesse accadere, è lì che dobbiamo celebrare come dio comanda».
Conte a Dazn:
Per fattore di difficoltà questo è lo scudetto che ti è costato di più
«Assolutamente. La seconda parte della stagione siamo andati sottraendo giocatori alla rosa. Sicuramente l’anno di fermo mi ha permesso di trovare tante situazioni. E poi la possibilità di lavorare tutta la settimana. Questa era una rosa molto ristretta e sta arrivando all’osso».
Cosa significherebbe vincere questo scudetto?
«Mi ripagherebbe di tutto quello che ci ho messo. Io ci ho messo veramente tutto e sono andato oltre. So anche di essere molto stanco e di arrivare giusto giusto. Napoli è una piazza bellissima, c’è passione, entusiasmo e una domanda molto alta, a volte più delle reali possibilità. Ho sentito sempre una grande responsabilità, poi è aumentata andando avanti»
Cosa significa non esserci per l’ultima partita del Napoli?
«Sicuramente mi dà fastidio perché lavori tutto l’anno per giocare una partita decisiva. Confido nello staff e nei ragazzi e soprattuto nel pubblico del Maradona. Mi ha fatto innervosire che oggi c’è stata molta ostruzione. Vengo dal calcio inglese e non ci sono tutte queste situazioni. Su questo dobbiamo migliorare»