Quel «mio Dio!» urlato quattro volte da Leclerc la dice lunga sulla stagione della Ferrari (Libero)
"Una figura così nera non era mai capitata al Gp di Santerno: l'unica speranza è che entri la Safety Car a sparigliare la carte, difficilissima qualunque altra strategia"

Ferrari's Monegasque driver Charles Leclerc and Ferrari's British driver Lewis Hamilton talk as they take part in the drivers parade for the Bahrain Formula One Grand Prix at the Bahrain International Circuit in Sakhir on April 13, 2025. Andrej ISAKOVIC / AFP
Doveva o quanto meno poteva essere un fine settimana di festa, di riscatto e orgoglio per la Ferrari ad Imola e così non è stato. La situazione è ben fotografata dallo sconsolato «Mio Dio» ripetuto via radio da Charles Leclerc. Una qualifica da incubo, fuori dal Q3 con entrambe le monoposto, ha acceso i riflettori su una crisi tecnica profonda e ancora irrisolta. Mentre Carlos Sainz vola con una Williams sorprendente, le rosse affondano nel momento in cui avrebbero dovuto brillare. E se la situazione della Scuderia è preoccupante, altrettanto lo è quella di giovani promesse come Antonelli, in difficoltà nel suo primo Gp di casa. Il miglioramento auspicato tarda ad arrivare.
Il «mio Dio» urlato da Leclerc è l’immagine della stagione della Ferrari (Libero)
Ne parla così il quotidiano Libero:
“Quel «mio Dio» urlato quattro volte via radio da Leclerc al suo team è l’immagine della stagione allarmante della Ferrari. A Imola c’era una marea a spingere le Sf-25 verso una seconda fila in qualifica che sarebbe stata grasso che cola; la realtà, però, è che Maranello è stata protagonista di una delle figure più nere della stagione, compromettendo un weekend che si sperava fosse di festa. Leclerc e Hamilton 11° e 12° significa uscire dal Q2 come mai era capitato nella storia del Gp del Santerno. Un risultato simile non accadeva dall’appuntamento 2024 in Canada, quando Charles e l’ex Sainz chiusero proprio nelle stesse posizioni.
Oltre al danno, ieri anche la beffa, dato che proprio Carlos volava con la sua Williams al primo posto nel Q2, mentre la Ferrari sprofondava, nonostante entrambe le SF-25 avessero inserito le Soft nuove senza però riuscire a migliorare il miglior crono realizzato durante lo stint con le rosse usate. La figura in mondovisione è stata talmente eclatante che era impossibile non chiedere scusa.
Hamilton ha detto di «non aver commesso errori» nel giro lanciato, mentre Vasseur ha criticato la squadra per la preparazione non giusta dell’ultimo tentativo:
«Un problema legato alla finestra delle gomme e al potenziale della vettura, sennò saremmo arrivati quarti e quinti». L’unica speranza per oggi (via alle 15 con diretta su Sky Sport F1 e in chiaro su Tv8) è l’ingresso di una Safety Car che possa sparigliare le carte. Difficilissimo puntare su una strategia estrema, considerando che Imola ha la seconda pit-lane più lunga del Mondiale”.