Spalletti: «Affrontiamo una squadra forte, matura. Non siamo stanchi»

Il tecnico giallorosso presenta Roma-Napoli in conferenza: «Sono due squadre di cui società, dirigenti, allenatori e tifosi devono essere orgogliosi».

Spalletti

La conferenza stampa

Luciano Spalletti incontra i giornalisti alla vigilia di Roma-Napoli. Il tecnico giallorosso presenta il match in conferenza stampa a pochi giorni dal rovescio patito nel derby di Coppa Italia. Si riparte da qui: «Come si riparte? È una domanda semplice ma si apre un mondo. Da quando faccio questo lavoro qui, avrò perso circa 200 partite subito almeno 7-800 gol. Ogni volta ho sempre avuto qualcosa da dire, e la squadra ha avuto qualcosa da fare per migliorare. Sarà lo stesso per la prossima partita e per il prossimo derby. Che non sarà facile, certo, ma non sarà neanche impossibile».

Roma-Napoli

«Un match delicato e difficile, per tanti motivi. Abbiamo bisogno di tantissima forza e tantissima qualità. Non chiedetemi nulla di Sarri, ci conosciamo bene e sappiamo quando mandare messaggi al nostro orticello. Il Napoli è una squadra matura. Mi aspetto prese di posizione e scelte nei momenti della partita, in cui bisognerà soffrire, difendere in maniera ordinata. Altri in cui spingersi oltre le reali possibilità del momento. Noi stanchi? No, le partite sono arrivate una dietro l’altra ma noi non siamo stanchi. Dobbiamo giocarci la partita con le stesse possibilità che ha il Napoli. Non si vuole far compassione a nessuno, non ci garba. Per cui si gioca ad armi pari contro un avversario forte.

La sfida tra i due migliori attacchi

Quando affronti squadre e partite e calciatori di questo livello, è difficile dire che noi siamo assolutamente più forti in quella zona di campo piuttosto che lì. Siamo due squadre forti, altrimenti non avremmo questi numeri dall’anno scorso. Sono due squadre di cui società, dirigenti, allenatori e tifosi devono essere orgogliosi, si vede che c’è una serietà di comportamento e di presa di coscienza, di attaccamento, di identificazione con i colori. Non ci sono grossi punti su cui spingere.

La formazione

Abbiamo fatto qualche modifica alla formazione, sarà così anche domani. La squadra è in condizione di dare spettacolo.

Gli ululati razzisti a Rudiger

Ci vuole un percorso di decisioni etiche e vedere questi risultati senza nessun significato ci fanno rimanere distanti dal calcio europeo. Non vedo nessun significato educativo in queste prese di posizioni. Bisogna essere ben decisi come all’estero ed attaccare chiunque evidenzi questo problema, perché è un problema delle persone in generale essere razzisti. Avevo un amico carissimo nel mondo del calcio, che era un non vedente. Quando avvertiva di avere una persona davanti spalancava gli occhi, che era un invito all’altro a farsi conoscere. I razzisti meriterebbero di vivere un po’ come lui, devono avere la possibilità di conoscere le persone per quello che dicono e che hanno, anziché valutarli per il colore della pelle.

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