Prima udienza del processo per presunti reati societari: oltre duecento richieste di costituzione di parte civile

Oltre duecento richieste di costituzione di parte civile. Sono per lo più azionisti della Juventus, che evidentemente si sentono danneggiati dalla vecchia dirigenza bianconera che affronta la prima udienza del processo per presunti reati societari che vede imputato l’ex presidente Agnelli e il suo management.
Devono rispondere di manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali delle società quotate, dichiarazione fraudolenta, ostacolo agli organi di vigilanza. Con Agnelli sono imputati l’allora vice Pavel Nedved, l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici, l’ex a.d. Maurizio Arrivabene e altri 4 dirigenti dell’epoca, oltre allo stesso club, chiamato in causa come responsabile amministrativo, scrive il Corriere della Sera.
“Due i bilanci sotto inchiesta, quelli del ‘19-‘20 e del ‘20-‘21, compresivi della cosiddetta «manovra stipendi», che aveva portato la procura torinese ad ascoltare come testimoni anche i giocatori della squadra bianconera. Si tratta di un accordo sulla sospensione dei compensi ai tesserati nel 2020 in seguito all’emergenza Covid, firmato con una scrittura privata da Agnelli e dall’allora capitano Giorgio Chiellini”.
“Nell’inchiesta Prisma diversi gli scambi di calciatori che avrebbero generato plusvalenze fittizie: Caldara-Bonucci con il Milan (21 milioni), Pjanic-Arthur con il Barcellona (43 milioni), Cancelo-Da Silva con il Manchester City (5 milioni) e poi con il Pescara, il Pisa, la Sampdoria, il Genoa, il Parma, il Sion, il Lugano, i marsigliesi dell’Olympique, la Pro Vercelli”.