L’accentratrice Souloukou ha cacciato De Rossi perché troppo amico dei calciatori (Messaggero)
Uno scenario che in futuro avrebbe potuto creare, secondo lei, anarchia nei rapporti.

As Roma 20/05/2023 - campionato di calcio serie A femminile / Roma-Inter / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Lina Souloukou
Il Messaggero torna oggi sul caso Roma. Non sono bastate tre reti all’Udinese per placare le polemiche nella Capitale dopo l’esonero di De Rossi e l’addio della Ceo Souloukou
“Per la prima volta dal loro avvento i Friedkin – sperma attenti all’umore popolare – hanno preso una decisione (esonerare Daniele) che va contro la piazza. L’addio di Lina apre quindi tre scenari possibili: 1) Dan e Ryan sono prossimi alla cessione come da più parti si vocifera anche visto il ritorno d’interesse per l’Everton 2) Si sono pentiti della decisione di aver esonerato l’allenatore e ora paga chi l’ha suggerita 3) Non ammettono nel loro club che i dipendenti si facciano ?la guerra”. E così, come accaduto con Pinto (comunicando la decisione di terminare consensualmente il rapporto lavorativo) e Mourinho, alla prima occasione pagano entrambi”.
Tra le azioni poco gradite alla società della Souloukou ci sono sicuramente la gestione del caso Dybala e il caso Zalewski, ma soprattuto la situazione con De Rossi. Dopo il rinnovo, il tecnico che era arrivano in extremis per sostituire Mourinho, aveva in qualche modo preso coraggio e “voleva giustamente avere parole nelle decisioni di mercato. E agli occhi di un’accentratrice com’è la dirigente greca, questo ha creato le prime crepe”.
Il Messaggero chiarisce che “nonostante la delegazione si fosse schierata a favore di DDR, nel momento di decidere i Friedkin hanno dato credito alla linea-souloukou che vedeva la squadra troppo amica dell’allenatore. Uno scenario che in futuro avrebbe potuto creare, secondo lei, anarchia nei rapporti”