Pioli: «È difficile vedere differenze tra il Napoli di Garcia e il Napoli di Spalletti»

«Calabria parlava dell'ambiente non dei suoi compagni. Io sono convinto di quello che faccio, studio e poi cerco di convincere i giocatori»

pioli

Milano 04/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Salernitana / foto Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Domenica sera si sfidano Napoli e Milan, big match della decima giornata di Serie A. Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, presenta il match in conferenza stampa.

«Sappiamo che arriviamo da due sconfitte consecutive, due scontri diretti. Domani un altro scontro diretto, abbiamo voglia di cambiare la situazione e dobbiamo dimostrare sul campo di essere una squadra continua costante e determinante. Dobbiamo essere sul pezzo per 95 minuti».

«La prossima partita è la prossima chance. Quello fatto ieri è storia, non puoi pensare a cosa faremo a maggio, dobbiamo pensare al presente. Domani è l’occasione per dimostrare che siamo una squadra migliore».

Che giorni sono stati a Milanello?
«Giorni di lavoro, di confronto, di dialoghi con i giocatori per alzare il livello della squadra e sistemare le situazioni che ci hanno visto un po’ in difficoltà nelle ultime due partite»

Cambiare atteggiamento o errori individuali?

«Abbiamo un nostro modo di giocare che dobbiamo portare avanti. Dobbiamo essere più attenti in alcune situazioni e aiutare il compagno. Non cambieremo però il nostro modo di giocare».

Rapporto con la società e obiettivo di stagione:

«In positivo, lavoriamo con una proprietà ambiziosa, pensiamo in grande. La proprietà ha fatto sì che la squadra sia competitiva, il nostro obiettivo è vincere il campionato».

«Nervi tesi sì. Diamo il massimo ma non ci siamo riusciti, sono nervi tesi giusti. Ne abbiamo parlato e ci siamo confrontati ed è tutto chiarito. Sono state riportate delle cose in sala stampe non veritiere ma tutto chiarito e questo ha creato confusione. Ora è meglio di prima. Si va avanti».

Sulle dichiarazioni di Calabria:

«Calabria parlava dell’ambiente non dei suoi compagni».

«Non stiamo mancando nell’avvicinarci alla porta, ci sta mancando l’ultimo passaggio e la conclusione. Ci abbiamo lavorato. Jovic e Okafor sono a disposizione».

Su Garcia e Kvara:

«Garcia è un ottimo allenatore di un ottima squadra. Ha avuto qualche difficoltà ma adesso la squadra sulla direzione giusta. Crea tante occasioni manca Osimhen ma anche senza lui hanno ottenuto grandi risultati l’anno scorso. Su Kvara, sull’uno contro uno può fare molto male, cercheremo di contenerlo».

Sui gol del centrocampo:

«Dobbiamo riempire di più l’aria, crossiamo di più rispetto alla passata stagione. Contro il Psg abbiamo recuperato più palloni di loro ma ci è mancato l’ultimo passaggio e il tiro in porta. Dobbiamo avere un atteggiamento diverso e una qualità superiore».

Su Loftus-Cheek:

«Non è importante solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista qualitativo. È guarito, adesso soffre di un’infiammazione addominale-pubica. Adesso gli manca l’ultimo step per tornare in squadre. Buone possibilità che ci sia per la prossima partita. Va un po’ sostenuto per i suoi infortuni nel passato».

Pioli sulla difesa:

«Abbiamo lavorato in questi giorni. Essere aggressivi non vuol dire scoprirsi, dobbiamo leggere meglio quando la palla è scoperta. Dobbiamo essere più riflessivi e un po’ meno aggressivi ma non deve cambiare l’atteggiamento mentale della quadra. Possiamo fare meglio».

Theo Hernandez ha procurato meno ammonizioni agli avversari. È in calo?

«Stiamo sviluppando una fase offensiva sulla sinistra un po’ diversa e lui ci sta che qualche volta sia un po’ meno prorompente sulla fascia. Dobbiamo alzare il livello tutti. Ho la netta sensazione che mercoledì, al contrario di quanto successo col Chelsea l’anno scorso, siamo stati vicini all’altissimo livello, ma vanno fatti dei passettini in avanti; Theo è uno di quei giocatori che può aiutarci ad arrivare a quel livello».

Differenza tra Spalletti e Garcia e tra Raspadori e Simeone:

«Garcia in difesa applica le stesse situazioni, con la palla prediligono il fraseggio e comandare il gioco. Difficile vedere differenze rispetto all’anno scorso, può palleggiare mene ma buon andare in profondità molto velocemente. Forse Raspadori può raccordare di più il gioco, Simeone bravo ad attaccare la profondità, un po’ diverso da Raspadori».

Dualismo tra Adli e Krunic. Le parole di Pioli:

«Occupano la stessa posizione, in questo momento li vedo uno cominciare e l’altro subentrare. Le mezzali ce le abbiamo, entrambi sanno giocare bene in questa posizione e forse hanno anche caratteristiche diverse. Sono contento di come stanno interpretando il ruolo».

Ritornare al 4-2-3-1?

«In fase difensiva lo facciamo spesso, poi in possesso palla prendiamo posizioni diverse. Saranno le partite e le prestazioni dove insistere e dove limare qualcosa».

Pioli pecca di presunzione per alcuni:

«Io sono convinto di quello che faccio, mi preparo, studio e poi cerco di convincere i giocatori. L’importante che sia convinto io, così sono credibile agli occhi dei giocatori. Non credo di essere presuntuoso ma non devo convincere tutti. Devo convincere solo i miei giocatori».

«In Champions un problema di gol, ma le occasioni non ci sono mancate. Ci sono da migliorare tante piccole situazioni che diventano situazioni a quel livello lì, parliamo di Champions. Sono quelle piccole cose che dobbiamo far bene per raggiungere un livello ancora più alto».

Correlate