Garcia: «Dicono che il Napoli è diverso dallo scorso anno, quindi anche la partita col Milan sarà diversa»
«Potevamo giocare meglio a Berlino ma non si poteva avere più voglia e più spirito di squadra. Anguissa non può giocare novanta minuti»

Napoli's French coach Rudi Garcia reacts from the sidelines during the UEFA Champions League group C football match 1 FC Union Berlin v SSC Napoli at the Olympic Stadium in Berlin on October 24, 2023. (Photo by John MACDOUGALL / AFP)
Rudi Garcia in conferenza alla vigilia di Napoli-Milan decima giornata di campionato in programma domani sera a Napoli alle ore 20.45. Garcia molto telegrafico.
È una partita verità Napoli-Milan?
«La verità è sulle tredici partite dall’inizio. Anche dopo il Milan. Giochiamo in casa contro un avversario diretto, grande voglia di vincerla, siamo su una striscia interessante. Solo vincendo partite consecutive che miglioreremo la classifica».
Milan ha messo in difficoltà il Napoli lo scorso anno.
«Le due squadre sono diverse, le stagioni sono differenti. Se posso rispondere con ironia, allora tanti dicono che il Napoli è differente, non possono essere stesse gare dell’anno scorso».
Rendimento in casa.
«Siamo efficaci fuori casa, sempre risultato utile. In casa dobbiamo migliorare».
Qual è la verità sulle tredici partite
«La verità che volevamo vincerle tutte ed essere meglio che al quarto posto, anche in Champions».
Come si ferma la catena di sinistra del Milan
«Anche noi abbiamo le nostre catene forti».
«Le statistiche ti danno un aiuto a capire, a fare una verifica di quello che vedi. Primo in possesso, in tiri in porta, in corner, la classifica dovrebbe essere migliorare, dobbiamo centrare di più la porta. Siamo una delle squadre che subisce di meno ma prendiamo troppi gol, è vero, però stiamo migliorando, a Berlino non abbiamo preso gol. Siamo sulla buona strada».
La lite con Pioli nel derby.
«Erano squadre differenti, è storia vecchia. Ottimo allenatore».
Leao, contromisure.
«Leao è un ottimo giocatore ma non è solo lui, ci sono Pulisic, Giroud».
Fame della squadra.
«Sono tutti motivati, è sempre una cosa incosciente, come allenatore devo spingerli a migliorare, fare di più. La risposta l’abbiamo avuta sia a Verona sia a Berlino. Potevamo giocare meglio a Berlino ma non si poteva avere più voglia e più spirito di squadra».
Critiche al gioco.
«L’importante è domani, a Berlino e a Verona l’importante era vincere. Spero che quando giocheremo una grande partita, sarà ancora più semplice vincere se dovessi seguire il suo ragionamento».
Garcia: «Cajuste a Verona tra i migliori in campo, a Berlino no. Ma ha la mia fiducia al 100%. Elmas ha la mia fiducia. Anguissa non può giocare novanta minuti».
Mourinho ha detto che l’Inter è la squadra più forte d’Italia.
«Siamo a un quarto di campionato, è ancora tutto da fare».
«Non vogliamo mai allungarci ma quando giochi contro una squadra che gioca con i lanci, che viene da otto sconfitte e lanciano palloni verso la nostra. Non ci siamo abbassati, non era più possibile andare a pressare sul loro portiere. Poi si poteva tenere più palla nella loro metà campo. Miglior partita come solidarietà, determinazione, in Champions non si vincono le partite prima. Neanche il Madrid ha vinto facilmente contro Union e Braga».
«Raspadori e Simeone sono entrambi importanti. Motivati e concentrati in corsa o insieme».
Mario Rui, con lui gioca meglio Kvara..
«Non credo, Kvicha ha ritrovato il gol contro l’Udinese. È ritornato lui al suo livello. Mi aspetto dai nostri esterni che sono decisivi e infatti lo sono. Fanno assist e gol».