Il Corsport: il secondo posto in campionato, in quella Napoli, venne catalogato come normalità. Poi De Laurentiis evitò la rivoluzione

Il ritorno di Ancelotti a Napoli nella ricostruzione del Corriere dello Sport con Antonio Giordano. Ancelotti definito dal Corsport il rimpianto di De Laurentiis.
Il secondo posto in campionato, in quella Napoli ancora sofferente, venne catalogato come normalità, e però, nel momento d’incidere, De Laurentiis si illanguidì ed evitò la rivoluzione, resa impossibile dalle resistenze di un mercato insensibile nei confronti delle sue stelle. Allan fu per una notte o forse due del Psg, poi rimase scioccato per l’occasione perduta, finì per ritrovarsi dentro un’insospettabile involuzione; Insigne si lasciò blindare dal proprio contratto; Mertens – 32 anni – costruì le premesse per il rinnovo; e alla fine, dal Progetto, uscirono sostanzialmente Hamsik (nel gennaio del 2019), Albiol e Diawara, e rimasero esclusi Theo Hernandez, Valverde, Ibra e Ilicic, le idee. Ma la scossa, in un’epoca frastagliata, con livori e rancori tra società e calciatori, fu l’ammutinamento del 5 novembre 2019, quando la squadra si rivoltò contro il club, rifiutò il ritiro e scrisse una delle pagine più tristi di quel tempo, anzi di sempre.
Ha scritto Corbo per Repubblica:
Insigne non poteva contestare Ancelotti, un gigante della panchina. Ma strisciante l’opposizione per Davide, vice allenatore che Carletto vuole sempre accanto a sé.
Allenatore Gattuso, che per due anni fallisce la Clampions. Allan non perdona di aver fallito il passaggio al Psg per il mancato accordo tra società, Insigne capitano non tollera i 5 milioni di ingaggio a Lozano. Ma c’è di più. Il Primo Maggio di quell’anno in casa Ancelotti fu programmato il Napoli dello scudetto, la grande illusione.