Guardiola: «Per come gioca l’Inter, Onana è fondamentale»

In conferenza: «Nelle finali non penso sia giusto dire ai giocatori di fare quello che vogliono. Bastoni è eccezionale in quello che fa»

Guardiola city

Porto (Portogallo) 29/05/2021 - finale Champions League / Manchester City-Chelsea / foto Uefa/Image Sport nella foto: Pep Guardiola

Dopo Inzaghi, è Guardiola a parlare in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League. Pep continua a predicare calma, sangue freddo e serenità. Domani all’Atatürk Olympic Stadium di Istanbul, calcio d’inizio alle 21.

Champions ossessione o sogno?
«È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi».

Tutti dicono che il City è favorito per la vittora, cosa ne pensa Guardiola?
«Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall’Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l’Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita».

Sull’atmosfera allo stadio:
«Spero che sia una serata fantastica, è la competizione più bella del mondo. Siamo qui, pronti a supportare l’Uefa in questa competizione, ad aiutare i tifosi a divertirsi».

Guardiola sulle chiavi della partita:
«Sono tante. L’Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C’è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l’Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L’Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi».

Haaland ha avoto poche occasione nelle ultime uscite:
«Non sono qui per discutere della sua capacità di convertire gli xGoals in gol. Domani sarà pronto per aiutarci a vincere la Champions».

La lezione che Guardiola dà ai giovani:
«Avere ottimi giocatori. Avere Messi prima e Haaland ora. Ridete? Non sto scherzando».

Due anni fa la finale persa contro il Chelsea:
«Vorrei dirvi tante cose. Che abbiamo imparato la lezione, ma non so che dire: sono squadre diverse, giocatori diversi, annate diverse. Col Chelsea non siamo riusciti a vincere. Per domani abbiamo un piano, abbiamo un’idea, ma poi bisogna vedere cosa dirà il campo. Noi siamo pronti e ci proveremo».

A livello tattico quanto cambia affrontare una squadra che gioca con due attaccanti?
«Cambia tanto, così come giocare con quattro o cinque in difesa. Noi dovremo gestire bene le transizioni».

Il pensiero di Guardiola su Lautaro:
«Per come sta giocando nelle ultime settimane, cosa posso dire? È un campione del mondo, è un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell’attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions».

Qual è l’equilibrio tra seguire il piano gara e la creatività che spesso serve per vincere le partite?
«Su tutta la partita, è importante sapere quello che devi fare e farlo bene. Però ci sono dei momenti in cui le partite diventano pazze, per cui magari devi inserire un attaccante in più o un difensore in più. E poi ci sono momenti in cui non si pensa alla tattica, ma a quello che ti dice il cuore. Nelle finali, non penso che sia giusto dire ai giocatori di lasciare troppo spazio alla creatività, a fare quello che vogliono: bisogna difendere bene, la cosa più importante è che stiamo perdendo, non che stiamo 0-0. E far sì che, sullo 0-0, l’Inter pensi di stare vincendo. A quel punto, potremmo farci avanti».

Il giocatore decisivo per l’Inter domani secondo Guardiola:
«Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti. Detto questo, dovremo cercare di difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, di attaccare creando problemi all’avversario».

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