Oggi come oggi, la Juve non ha ancora deciso cosa fare di Allegri (Repubblica)

Elkann ha di fatto rinchiuso il destino del tecnico nei confini di un orizzonte di dieci giorni. Poi il club farà le sue valutazioni 

Allegri

Db Torino 11/05/2023 - Europa League / Juventus-Siviglia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Ieri John Elkann ha parlato di Massimiliano Allegri. A margine dell’inaugurazione della terza cattedra dedicata all’Avvocato Agnelli all’Università Bocconi di Milano, ha dichiarato:

«Ho parlato con il nostro allenatore Max Allegri. Sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato ad affrontare le due prossime partite per meritare l’Europa sul campo».

Su La Repubblica, Emanuele Gamba interpreta le parole di Elkann come una scadenza per decidere il futuro dell’allenatore della Juventus: si deciderà tra dieci giorni. A seconda dei risultati della stagione.

“rinchiudendo il destino di Allegri, con cui la sintonia resta comunque elevata, nei confini di un orizzonte appunto limitatissimo, piazzato appena dieci giorni più in là. Poi si vedrà, sembra il sottinteso”. 

“Elkann, in pratica, ha circoscritto il futuro dell’allenatore in quest’ultimo scorcio di stagione, dopodiché ci saranno le valutazioni già preannunciate da Calvo a Siviglia e quindi si capirà che piega prenderà il destino di Allegri: i risultati di certo non lo aiutano, così come la qualità scadente del gioco, il fatto che molti giocatori gli avrebbero voltato le spalle e i rapporti freddi (eufemismo) con Calvo, che sta diventando l’uomo forte all’interno del club e che ha caldeggiato la candidatura di Giuntoli”.

L’arrivo di Giuntoli preoccupa in un certo qual senso Allegri, perché il direttore sportivo del Napoli è uno a cui piace controllare ogni settore del club, scrive Repubblica, e porterebbe con sé sei collaboratori che di fatto limiterebbero la libertà di azione del tecnico.

“Il diesse del Napoli è un dirigente che ama controllare ogni settore della società e potrebbe portare con sé sei collaboratori: come si integrerebbe con Allegri, a sua volta investito a suo tempo da Elkann del ruolo di riferimento dell’area sportiva, con competenze e influenze che vanno oltre alle funzioni dell’allenatore? Come minimo Max rischia un demansionamento, che potrebbe però anche stargli bene visto che in questi mesi ha dovuto caricarsi di responsabilità soverchianti, reggendo sulle sue spalle il peso di una situazione complicatissima”.

In fondo, dopo il ko di Empoli, ha dichiarato: «Sono stanco come persona».

Gamba continua:

“Oggi come oggi la Juve non ha deciso cosa fare di Allegri, il cui licenziamento rappresenterebbe un salasso economico, ma più in generale non può pianificare alcunché, visto che non sa se potrà o no andare in Europa”.

 

 

Correlate