Manfredi: «Juve? Solo una semplice simpatia. Da quando vado allo stadio il Napoli vola»
Al Fatto: «Sono sempre stato un tifoso moderato. Vivendo a Nola sostenevo quella squadra, con i colori bianconeri, da qui un trasferimento di simpatia».

Portrait of Gaetano Manfredi, mayor of the Naples. Salvatore Laporta/KONTROLAB
Oggi Il Fatto Quotidiano intervista il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Manfredi è per sua stessa ammissione juventino. Ma al Fatto parla di una semplice simpatia per i colori bianconeri.
«Premetto di essere stato sempre tifoso moderato. Vivendo a Nola, città appena fuori Napoli, sostenevo quella squadra che aveva i colori bianconeri, da qui un trasferimento di simpatia. Ma niente più».
Manfredi rivendica anzi una partecipazione scaramantica allo scudetto che il Napoli sta per appuntarsi al petto.
«Ogni domenica mi trova allo stadio e, senza voler fare il gradasso, la squadra vola. Siamo scaramantici e quindi faccia lei il conto».
Il sindaco fa un appello ai napoletani affinché non deturpino la città in caso di vittoria dello scudetto.
«Sono impaurito dal fatto che la gioia si trasformi in corrida e la corrida in oltraggio ai nostri monumenti. Perciò ho invocato la sospensione delle attività di colorazione. I monumenti, le statue, le fontane lasciamole al loro marmo, alla loro bellezza».
Ed aggiunge:
«Io temo il fuoco d’artificio perché ti fa sognare ma un attimo dopo scompare. Non voglio assistere a quelle gioie esagerate che esondano poi nella volgarità e soprattutto sono regine dell’effimero».
Lo scudetto è anche un appuntamento politico? Manfredi:
«Ripara un deficit reputazionale, rende Napoli più seducente, attraente, internazionale. Sarà una grande conquista».
Sempre se la gioia per lo scudetto non sfascerà Napoli.
«I napoletani sono attenti e sanno che i monumenti sono ricchezza per tutti. La gioia si può esprimere in tanti modi. Propongo di fare installazioni creative, artistiche, striscioni ovunque. Dobbiamo ingaggiare una battaglia per la creatività».