Nadal: «Non ci si ritira, lo sport è questo: fai del tuo meglio fino alla fine. Non importa le possibilità che hai»
Si dice "mentalmente distrutto", ma non cerca alibi e detta l'ennesima lezione di sport: "Non so se senza infortunio avrei vinto. Complimenti al mio avversario"

Torino 20/11/2022 - tennis Atp / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY
No, un sacrificio no. Perché “quando fai le cose che ti piacciono, alla fine della giornata, non è un sacrificio. Stai facendo le cose che vuoi fare. Il sacrificio è quando fai una cosa che non vorresti fare e non è il mio caso”. Ma Rafa Nadal si dice “mentalmente distrutto”, dopo l’eliminazione al secondo turno dell’Australian Open, con tanto di infortunio muscolare.
Lo spagnolo, campione in carica e testa di serie numero uno, va in conferenza stampa (ripresa da Ubitennis) dopo aver perso da McDonald e spiega: “Mackenzie stava giocando ad un ottimo livello. Per molto tempo sono rimasto lì a combattere, a crearmi le mie chance, ma lui stava andando bene mentre io non tanto. E poi, sì, a un certo punto è arrivata la fine. Questo è tutto. Non so cosa stia succedendo, se sono muscoli, se sono articolazioni. Già ho dei precedenti con problemi all’anca, ho dovuto fare dei trattamenti in passato, ma non era qualcosa di grosso. Ora sento che non posso muovermi. Ma non lo so finché non faccio test e tutto il resto, non posso dire nulla. È difficile fare previsioni, se si tratta di un muscolo, se è l’articolazione, se è la cartilagine. Non lo so. A proposito, sono stanco di parlare”.
Nadal non cerca alibi: “Ci provato fino alla fine e non so se in buone condizioni avrei comunque vinto la partita, avrei avuto senza dubbio maggiori possibilità. Sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni. Non volevo ritirarmi, essendo il campione in carica qui. Non volevo lasciare il campo con un ritiro. Alla fine è meglio così. Ho perso. Niente da dire. Congratulazioni all’avversario. Questo è lo sport. Fai del tuo meglio fino alla fine. Non importa le possibilità che hai. Questa è la filosofia dello sport. Questa è l’essenza stessa dello sport. Ho cercato di seguirlo durante tutta la mia carriera tennistica”.
Una lezione di sport assoluta, i tennisti ce l’hanno dentro.
E ancora: “Non ho bisogno di parlare e spiegare i sentimenti. Non era il momento giusto per subire qualcosa di simile adesso. Ma alla fine, devi andare avanti, no? A volte è frustrante. A volte è difficile da accettare. A volte ti senti super stanco per tutte queste cose, parlando di infortuni. Non riesco a venire qui e dirvi, mentendo, che la vita è fantastica e di rimanere positivi e continuare a combattere. Non adesso. Domani inizia un altro giorno. Ora è un momento difficile. È una giornata difficile, bisogna accettarlo e andare avanti. Sai, alla fine, non posso assolutamente lamentarmi della mia vita, ma in termini di sport e in termini di infortuni e momenti difficili, questo è uno di quelli. Non posso dire di non essere distrutto mentalmente al momento, perché starei mentendo”.
Quindi risponde a chi invoca il suo ritiro da anni: “È una cosa molto semplice: mi piace quello che faccio. Mi piace giocare a tennis. So che non durerà per sempre. Mi piace sentirmi competitivo. Mi piace lottare per le cose per cui ho combattuto per quasi metà della mia vita o anche di più. E questo è tutto. Non è così complicato da capire, no?”.