Lucca all’Ajax, il Chelsea vuole Casadei: anche nel calcio l’Italia non è un Paese per giovani

Franco Ordine sul Giornale: “Manca il coraggio da parte degli allenatore e non aiuta nemmeno la norma fiscale che agevola l'acquisto degli stranieri”

Casadei Italia

Mg Lugano (Svizzera) 12/07/2022 - amichevole / Lugano-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Cesare Casadei

L’Italia non è un Paese per giovani. Anche nel calcio. Lo scrive Franco Ordine sul Giornale dopo aver letto del trasferimento all’Ajax di Lorenzo Lucca e dell’interesse del Chelsea per il 19enne interista Casadei.

Spunta il sospetto che ci sia. un evidente corto circuito nel calcio italiano a cui porre rimedio. Ed è il seguente: il nostro non è un Paese per giovani. Succede nel lavoro, si ripete puntualmente anche nei campionati dove pure risulterebbe vantaggioso accendere i riflettori su questa categoria di calciatori.

Franco Ordine mette a fuoco tre possibili spiegazioni per questo fenomeno che in passato ha riguardato anche Pellegri, Moise Kean, Cutrone (tutti e tre andati male).

1) mancanza di coraggio da parte degli allenatori sospinti a rivolgersi ad atleti collaudati piuttosto che a esordienti da formare;

2) dislivello tecnico tra torneo primavera e campionati professionisti;

3) la famosa norma fiscale secondo cui agli stranieri viene riservata una tassazione ridotta rispetto agli italiani.

Per rimettere in funzione un processo virtuoso forse bisognerebbe partire dalla prima questione di fondo, il coraggio dei tecnici con il sostegno naturalmente di club, tifosi e media.

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