Repubblica: per dirla alla Billie Jean King, ieri Sinner non ha mai avuto paura di vincere
Per oltre un’ora ha camminato sul 35enne sei volte campione di Wimbledon con una mostruosa personalità. Non si era mai visto un italiano giocare così

2022 Londra (Inghilterra) - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY
Su La Repubblica, Antonello Guerrera commenta la vittoria di Djokovic su Sinner, a Wimbledon, dopo una straordinaria rimonta. Ma soprattutto la personalità con cui il tennista italiano ha affrontato il suo rivale.
“Dice Billie Jean King che «un campione ha paura di perdere. Tutti gli altri hanno paura di vincere». Jannik Sinner ha perso contro il re di Wimbledon quest’anno, quel Nole Djokovic che insegue la settima corona a Londra. Ma ieri il 20enne italiano non ha mai avuto paura di vincere. Mai. Anzi, nei primi due set brutalizza la leggenda serba, dettando gioco e ritmo, non lasciandogli respiro. Tanto che Djokovic scappa nello spogliatoio, quasi a prendersi a schiaffi allo specchio per rinsavire. Poi certo, nelle ultime due ore di gioco, Djokovic diventa spietato e crudele. Non sbaglia più nulla. E alla fine Nole vince meritatamente, al quinto set”.
Nei primi due set, a parte i primi giochi, Sinner è stato “un cyborg”.
“Per oltre un’ora, Jannik cammina sul 35enne sei volte campione di Wimbledon con una mostruosa personalità, sotto gli occhi degli estasiati William e Kate”.
Poi sul Campo Centrale è calato il silenzio.
“Interrotto solo dai continui colpi di tosse di mezzo pubblico (hello, Omicron!) e dalla furia di Nole, trasformatosi in supereroe dagli spogliatoi. Ma no, niente complottismi. Semplicemente, Djokovic decide di alzare paurosamente il livello (do you remember, Tsitsipas?), diventa il dittatore del ritmo e non sbaglia più”.
Alla fine Sinner ne è uscito sconfitto.
“Ma mai si era visto un italiano, a 20 anni, giocare con questa personalità a Wimbledon alla sesta partita sull’erba. Applausi”.