Solo SuperDjokovic poteva battere Sinner. A Wimbledon una rimonta da supereroe
Sotto di due set, il serbo abbandona Clark Kent e si trasforma in Superman. Partita e torneo straordinari di Sinner che è diventato tennisticamente adulto

Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Novak Djokovic
Come i supereroi, a un certo punto Novak Djokovic è andato a cambiarsi. Quel certo punto è stato al termine del secondo set perso per 6-2. In quel momento Jannik Sinner conduceva due set a zero sul campo centrale di Wimbledon. Non solo 7-5 6-2 ma con un parziale di 12-3. Il serbo era partito avanti 4-1 e ha avuto la palla del 5-1. Da quel momento è parso insicuro, certamente meno solido del suo avversario che era lo stesso giocatore che due giorni prima aveva annichilito Alcaraz. Fino a quel momento Sinner ha sovrastato Djokovic. Clark Kent è entrato negli spogliatoi per la pausa richiesta e prevista dal regolamento. Ne è uscito Superman.
Ha lasciato lì dentro la sua ombra. Ha cominciato a giocare come sa, a essere robusto, a sbagliare meno, a non provare palle corte giusto per uscire dagli scambi, a trovare quegli angoli che lo hanno reso a tratti imbattibile. Sinner sarà anche calato ma è soprattutto il serbo che ha riconquistato il centro del campo. Sì l’italiano è calato un po’ ma è fisiologico soprattutto per chi un supereroe non è o comunque non è ancora.
È il momento in cui è girata la partita. Dopo averlo fatto con Seppi e con Musetti, per la terza volta Djokovic ha recuperato due set a un azzurro. Ha dimostrato di essere tornato a giocare da numero uno del mondo. Una partita e una vittoria che sono l’ulteriore conferma del salto di qualità di Sinner. Il ventenne altoatesino esce da questo Wimbledon notevolmente rafforzato. Irrobustito. Prima la Alcaraz, sconfitto in quattro set, e oggi i cinque set contro Djokovic. Sinner è arrivato a questo torneo senza aver vinto un solo incontro sull’erba. Ne esce con la consapevolezza che non sarà un’eterna promessa, che ha imboccato la strada giusta e che può e potrà sempre più giocarsela alla pari con i più forti.
Sì, abbiamo sognato che – quarant’anni dopo Italia-Brasile – vivessimo un altro storico 5 luglio. In parte lo abbiamo vissuto. Gli ultimi tre set di Djokovic sono stati ingiocabili. Contro i supereroi non si può fare nulla. Chapeau Djokovic, grandi complimenti a Sinner.
Djokovic-Sinner 5-7 2-6 6-3 6-2 6-2










