Il Telegraph: «Il City non ha niente di cui preoccuparsi, e allora perché Guardiola ha così paura?»

Carragher scrive della sindrome da "nome sulla coppa". Il trauma Real. Guardiola non vuole perdere la Premier all'ultima partita

Guardiola manchester city

Lisbona (Portogallo) 15/08/2020 - Final Eight Champions League / Manchester City-Lione / foto Getty/Uefa/Image Sport nella foto: Josep Guardiola

E’ quasi finita. Un ultimo sforzo. Guardiola e tutto l’ambiente Manchester City tremano al pensiero di perdere tutto. Il Liverpool è lì, manca solo un passo per il traguardo ma il Liverpool è ancora lì. E’ il trauma Real. Il braccino incombe. Tanto che anche Jamie Carragher sul Telegraph si chiede: logica, tattica, tutto dice che il City vincerà la Premier. Perché hanno così paura?

“Completeranno la loro missione domenica pomeriggio contro l’Aston Villa. Tatticamente e tecnicamente, il City non ha nulla di cui preoccuparsi. Se il loro gioco segue il solito schema, segneranno presto e vinceranno comodamente. Guardiola sa che potrebbe non essere così semplice. Deve essere uno psicologo più che un allenatore questo fine settimana, esortando i suoi giocatori a dimenticare le recenti occasioni sprecate per concentrarsi sul qui e ora. Un’altra partita, un’altra vittoria, un altro titolo: più facile a dirsi che a farsi date le circostanze”.

“A volte, non importa quanto ci provi, non puoi fare a meno di temere di combattere il destino. Non c’è una ragione razionale. Succede quando gli sportivi diventano ansiosi mentre si avvicinano al traguardo. Arsenal e Bayern Monaco si sono sentiti così contro il Manchester United nel 1999. La sindrome del “nome sulla coppa” si è dimostrata una forza potente nel calcio”.

Ma Carragher scrive anche che “il City ce la farà perché sono abituati a questa situazione. Il panico si fa sentire solo se non arriva un gol prima dei 70 minuti”.

“Il City ha tutto da perdere. Questa è la loro ultima possibilità di vincere un trofeo in questa stagione. Entrano nel fine settimana con fiducia e paura, l’aspettativa è che diventeranno – e dovrebbero – diventare campioni domenica sera. L’arma che resta del Liverpool è la speranza”.

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